Aree interne. Acli, “sosteniamo l’appello della Cei”

Le Acli accolgono con “convinzione” la lettera aperta al Governo e al Parlamento diffusa dai vescovi delle Aree Interne al termine del loro convegno annuale. Un documento – sottolineano le Acli  – che “offre al Paese una visione capace di indicare percorsi di sviluppo più giusti, inclusivi e sostenibili, contrastando le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali che segnano il nostro tempo”.
“Le aree interne non sono margini, ma cuore del futuro dell’Italia”, afferma Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale delle Acli: “Non possiamo accettare che interi territori siano accompagnati a un lento declino. Partecipazione, mutualità, cittadinanza attiva sono la vera leva per rilanciare la democrazia e la coesione sociale, nelle grandi città come nei borghi più fragili”. Le Acli conoscono da “vicino le sfide di questi territori: i loro circoli, i servizi, i centri di formazione, i gruppi di giovani e volontari rappresentano presidi di comunità diffusi in tutta Italia”. “Promuovere relazioni sociali, legami e luoghi di tutela – prosegue Manfredonia – significa restituire voce e dignità a chi si sente escluso dai processi decisionali. Solo così si ricostruisce fiducia e si alimenta il bene comune”. Secondo le Acli, rilanciare le aree interne significa: “Valorizzare il ruolo dei giovani, protagonisti di esperienze di ‘restanza’ e custodi di comunità innovative”; “puntare su politiche pubbliche integrate, di medio e lungo periodo, che garantiscano servizi sociali e sanitari adeguati, transizione digitale e ambientale”;
“riconoscere al Terzo Settore e al mondo associativo la capacità di generare attivismo sociale e nuove economie solidali”; “formare figure professionali capaci di accompagnare i processi comunitari, rafforzando cittadinanza attiva e partecipazione”. Da tempo le Acli hanno messo al centro le aree interne nelle proprie ricerche e azioni sociali – aggiunge Raffaella Dispenza, vicepresidente nazionale con delega a Inclusione Territoriale: “Con reti come Riabitare l’Italia stiamo coinvolgendo i nostri dirigenti provinciali per moltiplicare esperienze concrete di cittadinanza attiva”.
Il prossimo Incontro nazionale di studi delle Acli, in programma a Firenze dal 25 al 27 settembre, sarà dedicato al tema “La democrazia nelle tue mani, il potere di esserci: un invito a rilanciare una democrazia partecipata e vitale”. Le Acli chiedono al Governo di rivedere il Piano Strategico Nazionale Aree Interne 2021-2027, “superando una logica di rassegnazione al declino e promuovendo politiche coraggiose e finanziamenti stabili”. “Servono interventi non episodici né frammentati – conclude Dispenza – ma strategie lungimiranti: accesso ai servizi, case della comunità, progetti ambientali partecipati, sostegno alle imprese sociali e culturali, educazione e formazione professionale. Solo così le aree interne potranno diventare veri laboratori di innovazione sociale ed economica, a beneficio dell’intero Paese”. Le Acli rinnovano la disponibilità a collaborare con Istituzioni, Chiesa e società civile per “costruire insieme un futuro sostenibile, giusto e partecipato per tutte le comunità d’Italia”.