Spettacoli
“Hey Joe” girato in Calabria vince il Nastro d’Argento 2025 per il sonoro

I meravigliosi panorami di Pizzo, di Villaggio Mancuso e della Sila, insieme ad altre location mozzafiato come il Grande Albero delle Fate nella Sila catanzarese, la città di Taranto, di Napoli e di Roma, costituiscono la cornice nella quale si sviluppa la favola storico-sentimentale al centro del film “Hey Joe”, diretto dal regista romano Claudio Giovannesi. La pellicola, uscita nel 2024, ha trionfato ai Nastri d’Argento 2025 portando a casa il premio per la categoria “Miglior sonoro”, realizzato da sound designer Angelo Bonanni. Prodotto da Palomar, Rai Cinema, Vision Distribution, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission e della Film Commission Regione Campania, il film parla della storia di un veterano della seconda guerra mondiale e delle guerre in Corea e in Vietnam, il giovane marinaio americano Dean Barry (James Franco). È descritto come un uomo solo, mezzo alcolizzato, con un’ex moglie a cui deve pagare gli alimenti e che è avvezza a visitare le sale bingo. Vive a New Jersey, un città ormai spoglia e desolata che sembra non offrirgli più niente. Un telegramma ritrovato, che era stato spedito dall’Italia 13 anni prima, gli ricorda di avere un figlio avuto, negli anni della guerra, con una ragazza napoletana di nome Lucia. La volontà di conoscere il ragazzo e il desiderio di redenzione per una vita, trascorsa per la maggior parte nei duri scenari bellici, spingono Dean a lasciare gli Stati Uniti e a rientrare in Italia. Nella Napoli del 1971, caratterizzata da contrabbando e prostituzione, l’uomo si imbatte nella prostituta Angela, soprannominata Bambi, che lo aiuta nella ricerca del figlio nella speranza di colmare un’assenza e di dare un nuovo corso alla propria esistenza. Preso dalla “sindrome del Salvatore”, Dean si muove nella città partenopea tra gli ultimi, tra i poveri che riescono a stento a vivere e nei confronti dei quali nutre empatia. Avverte una certa vicinanza con questo mondo deviato e al margine della società dei quartieri spagnoli, come se ne facesse parte completamente. Il figlio venticinquenne Enzo (Francesco di Napoli) è ormai adulto, ha anche lui un figlio, riceve protezione da un boss della malavita e non è per niente intenzionato a conoscere il suo vero padre. Il giovane sembra apparentemente non avere niente in comune con Dean, ma ciò che in realtà li lega sono la guerra e la solitudine, oltre al bisogno di trovare la pace cercando la propria vera casa. La storia mescola nostalgia e tenerezza, è un viaggio nel passato alla ricerca di occasioni perdute, come quella di incontrare la propria prole. Il film insegna l’importanza di restare umani, anche quando tutto sembra vacillare. Fa riflettere sulle conseguenze devastanti della guerra e, in particolare, sul rapporto tra l’America e l’Italia mediante la relazione tra un padre e il figlio, ricostruita con cura e arte. L’America appare una terra desolata, demitizzata, povera umanamente e socialmente, un paese nel quale il “sogno” di una bella vita è solo un vago ricordo. Napoli appare una città ferita, vagheggiata ma anche idealizzata. Il tutto si gioca sulla ricostruzione disincantata della povertà di Dean e di Enzo, che si studiano a vicenda man mano che si avvicinano l’un l’altro. In questa relazione trasmettono emozioni e coinvolgono lo spettatore, che è risucchiato in un vortice di disperazione e di tentativi di salvezza reciproci. L’attore James Franco si è detto entusiasta per aver partecipato a questa pellicola cinematografica, che lancia un messaggio ben preciso: “non importa quanto uno possa cadere in basso c’è sempre una possibilità per cambiare la propria vita”. Tutto ciò è possibile ricercando i rapporti umani. Il film è visibile su Netflix e su Now TV. Calabria Film Commission continua a rafforzare il proprio impegno, promuovendo le bellezze del territorio calabrese con set cinematografici d’eccezione. “La nostra Regione è tra le protagoniste nel panorama cinematografico nazionale e internazionale, in grado di accogliere e sostenere un cinema di qualità, per valorizzare la cultura, i talenti calabresi, lo sviluppo industriale locale e la promozione dei nostri straordinari territori” le parole del presidente Occhiuto.