Chiesa
Leone XIV: Nicea una bussola nel cammino verso l’unità

Il Concilio di Nicea “non è solo un evento del passato, ma una bussola che deve continuare a guidarci verso la piena unità visibile di tutti i cristiani. Il Primo Concilio ecumenico è fondamentale per il cammino comune che cattolici e ortodossi hanno intrapreso insieme dal Secondo Concilio Vaticano”. Lo ha detto Papa Leone XIV ricevendo questa mattina in udienza i partecipanti al Simposio ecumenico dedicato al 1700° anniversario del Concilio di Nicea, sul tema “Nicea e la Chiesa del Terzo Millennio: Verso l’Unità cattolico ortodossa”, che si chiude oggi presso l’Università Pontificia San Tommaso d’Aquino – Angelicum (dal 4 giugno). Il Pontefice si è detto convinto che “ritornando al Concilio di Nicea e attingendo insieme a questa sorgente comune, saremo in grado di vedere in una luce diversa i punti che ancora ci separano. Attraverso il dialogo teologico e con l’aiuto di Dio, otterremo una migliore comprensione del mistero che ci unisce. Celebrando insieme questa fede nicena e proclamandola insieme, avanzeremo anche verso il ripristino della piena comunione tra noi”. Parlando della sinodalità, uno dei temi al centro del simposio, il Papa ha ricordato che “il Concilio di Nicea ha inaugurato un cammino sinodale per la Chiesa da seguire nella gestione delle questioni teologiche e canoniche a livello universale. Il contributo dei delegati fraterni delle Chiese e delle comunità ecclesiali dell’Oriente e dell’Occidente al recente Sinodo sulla sinodalità, tenutosi qui in Vaticano, è stato uno stimolo prezioso per una maggiore riflessione sulla natura e sulla pratica della sinodalità”. Da qui l’auspicio di Leone XIV che “la preparazione e la commemorazione congiunta del 1700° anniversario del Concilio di Nicea saranno un’occasione provvidenziale ‘per approfondire e confessare insieme la fede cristologica e per mettere in pratica forme di sinodalità tra i Cristiani di tutte le tradizioni’”. Circa la data della Pasqua, terzo tema in discussione nel Simposio, Papa Leone XIV ha voluto ribadire “la disponibilità della Chiesa cattolica alla ricerca di una soluzione ecumenica che favorisca una celebrazione comune della resurrezione del Signore e, di conseguenza, dia maggiore forza missionaria alla nostra predicazione del ‘nome di Gesù e della salvezza che nasce dalla fede nella verità salvifica del Vangelo’”. Alla vigilia di Pentecoste, ha concluso il Papa, “ricordiamo che l’unità cui i cristiani aspirano non sarà principalmente il frutto dei nostri sforzi, né sarà realizzata attraverso modelli o schemi prestabiliti. Piuttosto, l’unità sarà un dono ricevuto ‘come Cristo vuole e con i mezzi che Egli vuole’, attraverso l’azione dello Spirito Santo”.