Il futuro da scoprire

Perché ora, di calcio, inutile parlarne più

Fra pochi giorni dovrebbe arrivare la matematica della retrocessione del Cosenza. La sconfitta netta di Salerno, prevedibile, ha di fatto avvicinato l’ufficialità della retrocessione dei rossoblù. Ormai non fa più notizia, né la sconfitta, né il dato di fatto che i lupi, dopo 7 anni, quasi tutti sofferti, lasceranno la serie cadetta. Inutile ormai parlare più di calcio, se non per quel sacrosanto diritto – dovere di cronaca che è debito verso chi ci legge.

Già, il Cosenza saluta la serie B. Per quale campionato? Perché la vera domanda ora è questa, e i tifosi da qualche tempo se la stanno facendo. Il futuro del calcio cosentino è da scoprire e i dubbi, leciti, sulla possibilità di iscrizione alla terza serie del calcio italiano non sono smentiti da niente, visto che la società tace, come suo solito. Il futuro è una chimera, e l’auspicio di tutti è duplice: da un lato, che il patròn finalmente passi la mano, dall’altra che si riparta regolarmente dalla serie C. I dubbi nascono, come più volte ribadito, dalla situazione economico – finanziaria che, a quanto è dato sapere, vede la società del Cosenza accusare un, pesante passivo.

Intanto, solo una nota di merito. La facciamo a Massimo Zilli, che quest’anno ha già realizzato quattro reti. Mentre a Cosenza, quest’anno, per rimpiazzare Tutino, era stato preso Strizzolo,uno che i gol non li ha mai fatti e che infatti in riva al Crati ne ha messo dentro solo uno. Decisivo, per carità, ma davvero quest’anno si è lavorato male anche sul mercato.