La forza e la fede di Sammy Basso raccontata a PdV dalla mamma Laura

Laura è stata ospite dell’Assemblea sinodale a Roma. Per l’occasione l’abbiamo intervistata

Laura è la mamma di Sammy Basso, il giovane affetto da progerie morto lo scorso anno ma che ha lasciato una testimonianza di gioia e di fede, nonché di impegno sociale, nonostante i limiti della malattia. La mamma di Sammy è stata invitata alla recente Assemblea sinodale a Roma per raccontare la storia di Sammy. 

“Lo abbiamo accolto come un dono meraviglioso ed è diventato speciale, unico. Mi ha insegnato a guardare il mondo in maniera completamente diversa, a guardare le persone dritte negli occhi. Riusciva a guardare le persone non per ciò che sono esteriormente, ma per ciò che hanno dentro” – ha detto -. 

L’abbiamo intervistata. 

Che testimonianza è stata ed è Sammy?

Una testimonianza di vita piena, di gioia del dono meraviglioso che ha ricevuto, cioè quello della vita, di gustarlo ogni singolo giorno, ogni singola ora, ogni singolo minuto. Sammy ha sempre ringraziato per quello che ha ricevuto, anche se ha ricevuto una malattia rara. Lui però l’ha affrontata sempre con la gioia. 

Credo che abbia dato forza anche a voi genitori.

Sì, da subito, da quando è arrivato nella nostra casa. 

La testimonianza di Sammy è bellissima. Lei ne ha la percezione come mamma? 

Ho sempre avuto questa sensazione, che Sammy dava tanto agli altri e ora è diventata una cosa enorme, cioè veramente quello che ha dato in tutti questi anni Sammy, ma quello che sta dando ora è veramente tantissimo. E io lo sento dalle persone che mi fermano, che mi parlano, che mi ringraziano per avergli dato Sammy. Alla fine ho sempre saputo che Sammy non era solo mio. Però questo mi fa capire quanto sia stato importante, Sammy. 

E’ stata una testimonianza di fede, ma che è andata oltre la fede. 

Sì. Lui ha vissuto sempre pensando al dono meraviglioso che Dio gli ha dato, di una vita piena di fede. Diceva sempre che il percorso che ha fatto in questa terra era solo l’inizio per quello che sarebbe arrivato dopo, che questa vita che facciamo qua non è nulla in confronto a quella che verrà dopo. Lui vedeva già oltre. Era quello l’obiettivo. Fare tanto adesso per poi fare di là ancora molto di più.