Il cosentino Francesco Vilotta al Salone del libro di Torino

Lo scrittore e docente calabrese presenterà la sua ultima opera intitolata “La ragazza dei Navigli. Vita, opere e parole di Alda Merini

Al Salone Internazionale del Libro, in programma a Torino dal 15 al 19 maggio, sarà presente anche il cosentino Francesco Vilotta, docente, filosofo, giornalista nonché autore cine-televisivo. Si è imposto, negli ultimi anni, come un bravo intellettuale nel panorama culturale calabrese, capace di spaziare dall’insegnamento alla scrittura, dal cinema al teatro. Vilotta ha esordito, nel mondo editoriale, nel 2021 con il libro “L’eretico. Pier Paolo Pasolini. Pensieri, opere e parole” (Erranti ed.), con cui ha vinto vari premi (“La Ginestra di Firenze”, l’ “Assosinderesi Award”, Premio “Casentino” per la Critica e la Ricerca) e con cui ha dimostrato la sua profonda affezione per la letteratura. In quest’opera l’autore esplora la complessità di una figura poliedrica e radicale come quella di Pasolini, mettendo in rilievo il suo essere un intellettuale lucido, libero, indipendente e “scomodo” in un’Italia che stava cambiando, segnata da povertà educativa e consumismo di massa. L’opera con cui Francesco si presenterà alla famosa fiera del libro torinese (edizione 2025) è La ragazza dei Navigli. Vita, opere e parole di Alda Merini, nella quale indaga l’esistenza e il pensiero della poetessa milanese, considerata tra i massimi esponenti della letteratura italiana contemporanea. Vilotta descrive un’intellettuale la cui vita è un continuo alternarsi tra momenti di forza creativa e di fragilità umana, tra attimi di invenzione letteraria di straordinario splendore e valore e uno sprofondare in problemi di natura psichica, di dolore e di desiderio di amore e di libertà. Ciò che accomuna Alda Merini e Pier Paolo Pasolini è la capacità che questi due autori hanno avuto di scagliarsi contro le convenzioni del loro tempo, presentandosi come anticonformisti in aperta opposizione ad ogni forma di ipocrisia e a favore della verità, come artigiani di un’arte sopraffina che nasce dalla marginalità e che sa essere fortemente espressiva, dirompente, universale, resistente all’omologazione. Vilotta vive fuori dalla Calabria ma continua ad essere legato alla sua terra. Ha recentemente commentato la sua personale partecipazione al Salone del libro dicendo che “Ancora più emozionante sarà poter presentare il mio lavoro nello spazio della Regione Calabria, uno spazio che ho avuto la possibilità di vedere in anteprima e che è davvero molto bello: un risultato importante, frutto dell’impegno della direzione artistica e degli organizzatori, che hanno saputo creare un luogo capace di racchiudere e raccontare l’altra faccia della Calabria, la sua faccia migliore. Un’occasione preziosa per andare oltre preconcetti e pregiudizi, e per mostrare una terra ricca di cultura, energia e futuro”. La Calabria è protagonista con tanti editori e scrittori, che racconteranno la sua identità e comunicheranno l’immagine di una terra culturalmente viva.