Sesta campagna di scavo a Laino Borgo

Gli esperti saranno impegnati sul sito archeologico fino al 05 luglio

È stata avviata sul colle di Santa Gada nella località di Laino Borgo, in provincia di Cosenza, la sesta campagna di scavo archeologico che si protrarrà fino al 5 luglio. I lavori, iniziati nel 2018 in regime di concessione ministeriale, con il contributo economico del Parco Nazionale del Pollino e del RUP Luigi Bloise, sono coordinati da Fabrizio Mollo, professore associato di Archeologia Classica all’Università degli Studi di Messina, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Sabap) di Cosenza, nelle persone della dott.ssa Paola Aurino e della dott.ssa Mariangela Barbato, e con il comune di Laino Borgo. Gli esperti ipotizzano l’esistenza, in questo luogo, di un grande insediamento abitativo della Magna Grecia, presso cui veniva praticato un antico culto pagano. Il sito fu frequentato tra il VI e il III secolo a.C. da vari popoli tra cui gli Enotri, i Greci, i Lucani e i Romani. Gli archeologi hanno effettuato le loro ricerche, concentrandosi sulla parte più meridionale dell’altopiano di Santa Gada nella valle del Mercure-Lao, che ha un’estensione di circa 50 ettari. Le recenti stratigrafie hanno svelato la presenza di materiali di epoca arcaica (VI-V secolo a.C.), che si rifanno a forme insediative non ben identificate. Sono riemersi un muro di recinto in blocchi calcarei, oggetti come teste femminili e maschere di argilla, forse connesse alla venerazione della dea Artemide, iscrizioni, vasi per offerte e libagioni, ceramiche, attestazioni epigrafiche e un’enorme vasca di decantazione in laterizi. Intorno al sito è stato analizzato, inoltre, un settore di una necropoli di epoca ellenistica, con tombe a cassa e cappuccina. La nuova campagna di scavo interesserà, nello specifico, un’area centrale del pianoro, vicino al luogo di culto. Il sindaco di Laino, Mariangelina Russo, ha offerto dal primo momento aiuto e accoglienza ai ricercatori di Messina. 40 giovani menti, compresa una decina di esperti provenienti da Copenaghen, si sono recati sul posto sotto la guida del professor Marco Sfaceteria e della dottoressa Valentina Casella. La sesta campagna, in aggiunta alle altre già terminate, contribuirà a far risplendere una realtà archeologica importante per la valle del Mercure-Lao, per la Calabria e per l’Italia. Un ulteriore segnale di sviluppo è rappresentato dalla realizzazione del Parco Archeologico e del Museo di Laino Borgo, che gode di un finanziamento di 5 milioni di euro stanziati dalla Regione Calabria. “È sempre con grande emozione – ha commentato il sindaco Russo – che ci accingiamo ad accompagnare i ricercatori in questa nuova esperienza di scavo a Santa Gada. Ormai siamo stati abituati a sorprese e speriamo di registrare grandi risultati anche in questa estate. Vivere questi giorni vedendo l’entusiasmo degli archeologi, l’attenzione del mondo culturale verso il nostro sito, le prospettive che ci vedono impegnati alla realizzazione del parco e del museo archeologico sono davvero uno stimolo che ci proietta verso una dimensione internazionale di Santa Gada e ci ripaga dei sacrifici fatti per continuare caparbiamente a voler approfondire la nostra storia”.