Spettacoli
Un docufilm su Bergoglio di Martin Scorsese

Bergoglio credeva nella forza comunicativa del cinema e nella necessità dell’incontro tra persone appartenenti a culture diverse
Il regista statunitense Martin Scorsese ha annunciato l’uscita di un film-documentario su papa Francesco, incentrato sulle ultime conversazioni che ha avuto con lui poco prima della sua scomparsa, avvenuta lo scorso 21 aprile. Non si sa ancora quando il prodotto approderà nelle sale cinematografiche o sulle piattaforme streaming. È certo però che la pellicola si intitolerà “Aldeas – A New Story” ed esplorerà il lavoro svolto da “Scholas Occurrentes”, un’organizzazione internazionale fondata da Bergoglio nel 2013 per promuovere la cultura dell’incontro tra i giovani e il mondo. Il film presenterà le immagini di giovani provenienti dall’Indonesia, dal Gambia e dall’Italia, impegnati a realizzare dei cortometraggi nei quali mettono in evidenza le loro personali esperienze di vita, nell’ambito del progetto “Aldeas”. Aldeas Scholas Film e la Scorsese’s Sikelia Productions, produttrici del documentario, hanno affermato che si tratta di “una testimonianza della convinzione duratura che la creatività non è solo un mezzo di espressione, ma un percorso di speranza e trasformazione“. Aldeas era stata definita dallo stesso papa Francesco come “un progetto estremamente poetico e molto costruttivo perché va alle radici di ciò che è la vita umana, la socievolezza umana, i conflitti umani…l’essenza del viaggio di una vita“. Bergoglio fu uno strenuo sostenitore del dialogo interculturale e dell’incontro tra soggetti appartenenti ad etnie diverse, che devono cercare un terreno comune per dialogare e per scambiarsi punti di vista ed idee divergenti, nel pieno rispetto della propria cultura di base e dei propri valori. Ciò – sempre secondo il defunto Padre – è possibile intraprendendo diversi percorsi e ricorrendo a strumenti potenti e fortemente comunicativi come il cinema. Martin Scorsese è sempre stato convinto dell’importanza di parlarsi, di conoscersi, di riflettere insieme superando le barriere geografiche. Una vera conoscenza tra le persone è possibile, condividendo in primo luogo le proprie storie, le proprie vicende personali, le proprie identità. Non bisogna dimenticare che la star hollywoodiana è un fervente cattolico che ha alle spalle studi seminariali ed è convinto che, il messaggio di Cristo sia necessario al mondo d’oggi e possa fare la differenza. Il percorso religioso, che ha maturato negli anni, ha radicato in lui l’interesse per Dio e la volontà di porsi domande sul trascendente e sulla possibilità di redenzione. La spiritualità di Scorsese è forte e magmatica, è fiducia nella cultura cattolica e nel cristianesimo, è ricerca costante dell’alto, è contrasto tra fede e ragione. Il regista 82enne ha avuto modo di incontrare più volte in passato papa Francesco, come nell’estate 2023 quando partecipò ad un’udienza in Vaticano, nel corso della quale Sua Santità lo sollecitò a lavorare a nuovi film sull’identità e sulla missione di Gesù. Da qui nacque l’idea per la realizzazione della pellicola “Vita di Gesù”. In una dichiarazione rilasciata a Variety, Scorsese ha ricordato il defunto pontefice argentino con queste parole: “un essere umano straordinario sotto ogni aspetto. Riconosceva i propri fallimenti. Irradiava saggezza. Irradiava bontà. Aveva una ferrea dedizione al bene. Sapeva nel profondo che l’ignoranza era una terribile piaga per l’umanità. Quindi non ha mai smesso di imparare. E non ha mai smesso di illuminare. E ha abbracciato, predicato e praticato il perdono. Un perdono universale e costante. […]È una perdita immensa per il mondo”.