Chiesa
Leone XIV, il messaggio di pace del Risorto e Sant’Agostino

Il messaggio iniziale dalla loggia delle benedizioni rivela l’urgenza della pace per il mondo attinta dal Risorto
“La pace sia con tutti voi! (…). Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e
perseverante”. Le parole cariche di commozione di papa Leone XIV sono già un grido per il mondo che vive il dolore di oltre 50 conflitti. Parole dense di significato che hanno già varcato le soglie della storia illuminate, ieri come oggi, dalla fedeltà al dono della pace recato dal Risorto. “Pace” è la parola che Gesù, vinte le catene della morte, ha pronunciato incontrando i suoi amici. Pace è il frutto della resurrezione, una definitiva comunione con Dio. E chissà se Robert Francis Prevost, religioso agostianiano, nel nel pronunciarle avrà pensato alla sollecitudine dell’Ipponate per la pace. “Questa pace ci consola in ogni prova e ci libera da ogni prova”, scriveva Sant’Agostino nell’omelia 104. La pace disarma, afferma Leone. E forse ancora ci vorrà tempo perché i sanguinosi conflitti, ormai radicati in Europa e nella benedetta Terra Santa, cesseranno.
Per ora è tempo di proseguire a realizzare “una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo”. La pazienza, scrive la Scrittura, “è una virtù provata”. Richiede tempo. Come scriveva ancora Sant’Agostino, “in vista di questa pace sosteniamo coraggiosamente ogni tribolazione e in essa, liberi da ogni tribolazione, felicemente regneremo”.
E così sia.