Nel solco del Progetto culturale per raccontare il territorio

La storica rivista diocesana rinacque sotto l’episcopato di mons. Salvatore Nunnari raccogliendo la sollecitazione della Chiesa italiana di attenzione alle storie della gente

Al passo coi tempi di una Chiesa che vuole abitare la città degli uomini. Così, all’ombra del Progetto culturale della Chiesa italiana, nel 2008 Parola di Vita rinacque. Un giornale per ogni diocesi, l’auspicio di allora dei Vescovi italiani. La nostra diocesi rispose positivamente, grazie allo zelo di don Enzo Gabrieli, giovane sacerdote e giornalista, e a un progetto editoriale accolto e condiviso dall’allora vescovo mons. Salvatore Nunnari. Parola di Vita doveva essere un giornale che, in mezzo alla gente, desse voce a chi non ha voce; raccontasse il bello e il buono, non solo le grandi notizie, ma anche ciò che spesso rimane nell’ombra. Storie belle, insomma, con la certezza che i territori, di queste storie, ne sono pieni. Un giornalismo che guarda alle periferie, per indicare un’espressione che ha assunto rilevanza nel decennio successivo.

Così, evidentemente, è stato, sin dal corso di formazione del gennaio 2008, significativamente titolato “Impariamo a scrivere per farci leggere”, un settimana di incontri sul giornalismo curati da figure autorevoli del panorama nazionale. A quel corso, aperto a tutti, parteciparono oltre 50 giovani delle parrocchie cosentine, grazie all’incoraggiamento di tanti parroci attenti al nuovo progetto editoriale. Una rinascita di quella che era stata la storica rivista diocesana. 

Parola di Vita – come ama ripetere il direttore don Enzo Gabrieli – è un avamposto di missione, un annuncio di gioia e speranza che dice non solo il bello che c’é tra le nostre strade, quanto anche l’impegno della Chiesa diocesana nell’annuncio evangelico, nella pastorale, nella carità. Sono state spesso le immagini, a parlare più delle parole: le piazze piene di giovani in festa, il sorriso degli emarginati raggiunti con un gesto di amore, gli abbracci dei Vescovi al popolo di Dio. Parola di Vita, accogliendo il cammino della Chiesa italiana, ha provato a raccontare l’umanesimo cristiano con il mezzo del giornalismo. 

Nel corso degli anni siamo stati testimoni di storie di fede, di speranza, di carità sincere, spesso lontane dai riflettori, ma che con discrezione abbiamo provato a raccontare. 

E siccome il progetto vive nella ‘città degli uomini’, abbiamo provato a intercettare l’istanza culturale della città, perché la voce della testata diocesana non fosse solo quella di chi si limita a guardare ai ‘fatti di Chiesa’. Abbiamo voluto raccontare la vita sociale, culturale, a volte anche politica della nostra città, il volontariato, ma sempre dal punto di vista di chi non cerca il servizio a effetto o la denigrazione. 

Parola di Vita ha cercato di ritagliarsi uno spazio nel ricco e variegato panorama giornalistico locale stando come sentinella di un territorio inesauribile di notizie da raccontare.