Attualità
La testimonianza di padre Gaffurini dalla Terra Santa

Il guardiano del convento della Flagellazione racconta a PdV la situazione attuale a Gerusalemme
Abbiamo sentito padre Giuseppe Maria Gaffurini, frate Minore della Custodia di
Terra Santa e guardiano del convento della Flagellazione di Gerusalemme. “Il nostro convento si trova nella Gerusalemme vecchia ed è adiacente alla spianata delle moschee e vicina al muro occidentale. Evidentemente, trovandoci nel luogo più sacro di Gerusalemme sia per i musulmani che per gli ebrei, il luogo è molto sicuro, molto protetto”. Padre Gaffurini descrive la situazione all’intorno.
“La città vecchia, in questo momento, è completamente chiusa, completamente deserta, sono proibiti gli assembramenti, e noi continuiamo le celebrazioni in modo feriale”. Lo stato di conflitto è evidente. “Qui possiamo sentire solo gli allarmi che suonano di notte e di giorno per avvisare del passaggio dei missili che vengono inviati dall’Iran. Molto spesso vengono intercettati anche qui nei dintorni di Gerusalemme, per cui sentiamo il botto dello scontro tra il missile e l’intercettazione”. La città vive con il fiato sospeso. “Qui tutto tace, tutto è silenzio, la vita scorre un poco fuori dalle mura di
Gerusalemme, nella Gerusalemme ovest, abitata dagli israeliani ebrei, essendoci in
quella parte la Knesset e tutti i Ministeri. Anche quella parte è molto protetta”. “Possiamo dire – ribadisce il sacerdote –
che Gerusalemme, essendo città santa, è estremamente salvaguardata dalle conseguenze di questa ennesima
guerra. Godiamo di una certa sicurezza”.
Questo non fa cessare la preoccupazione. “Certo, il clima, la tensione, la preoccupazione è altissima. Ogni giorno
sentiamo il rumore dei motori degli stormi di aerei che partono da Israele e vanno penso verso l’Iran. Verso sera e durante la notte veniamo avvisati sui cellulari di un allarme imminente, seguono le sirene e seguono i botti. Tuttavia, ripeto, Gerusalemme è estremamente salva-
guardata rispetto al resto dei territori. Proprio per questo qui a Gerusalemme preghiamo più intensamente perché
il Signore, solo lui, può dare, ricostruire, donare, creare quella pace che il mondo non ha verso di trovare”.
Intanto, conclude – “continua, ormai tenuta in secondo piano volutamente, la strage a Gaza di innocenti”.