Cultura
Correggere gli errori per scoprire la verità

Esce in libreria “Bozze non corrette” di Bartezzaghi
“Qual’è” con l’apostrofo, un “pò” con l’accento, “pultroppo” con la “l”, il “condizionale” usato al posto del congiuntivo, “piuttosto che” impiegato in funzione disgiuntiva e non avversativa. Sono solo alcuni degli errori che si ripetono giornalmente e che, letteralmente, “vivono nell’indifferenza” degli italiani che li commettono. La breve presentazione video su Youtube, a cura del regista Claudio Sforza, vede gli attori Benedetta Borciani, Fabio Zulli, Federica Vai, Enrico Pittaluga e Luca Mammoli seduti in cerchio, mentre impersonano alcuni degli “errori tipo” che ricorrono spesso nella lingua orale e scritta. Con quest’ironica scenetta è stato presentato il libro Bozze non corrette (Mondadori 2025), dal 03 giugno in libreria, scritto dal semiologo ed enigmista Stefano Bartezzaghi, in collaborazione con Pier Mauro Tamburini, sceneggiatore, regista ed esperto di libri-gioco, noto con lo pseudonimo di “Leonardo Lupo”. Nel volume sono stati inseriti volutamente 1000 refusi, che spaziano dall’uso di una sintassi scorretta ad evidenti errori grammaticali, da varie omissioni ad equivoci intenzionali. Lo scopo è quello di giocare con i lettori, sfidandoli attraverso un enigma letterario che intende mettere alla prova la loro astuzia, la loro intelligenza e la loro competenza comunicativa. Ogni errore è una traccia da seguire che svela un indizio fondamentale, per giungere alla soluzione di un giallo linguistico, sapientemente ricostruito nelle pagine del libro. Al lettore viene presentato un racconto in prima persona, nel quale spicca la misteriosa ed enigmatica figura dello scrittore Niccolò Errante. Quest’ultimo amava giocare inserendo di proposito degli errori nei suoi romanzi, che Bartezzaghi, correttore delle bozze, doveva identificare e correggere. I due hanno deciso di fare un gioco: Errante ha inviato al suo collaboratore dei brevi racconti pieni di refusi che, se accuratamente corretti, portano alla comprensione di un messaggio nascosto. Il passatempo, tuttavia, si è interrotto il 03 giugno 2025 quando Errante, forse ubriaco, si è suicidato buttandosi dal balcone di casa sua, dopo un meeting con la sua casa editrice. Bartezzaghi ritiene che la verità sulla tragica fine del suo amico sia un’altra, e che il lettore possa scoprirla rintracciando gli errori presenti nel testo. Alla base di tutto ciò c’è la ferma volontà di esaltare la creatività del linguaggio e la sua capacità di essere un mezzo originale e innovativo, in grado di adattarsi a diverse situazioni e di dar voce ai pensieri e alle idee con le parole. Quest’intrigante giallo linguistico coinvolge direttamente il lettore che, vestendo i panni del detective, è chiamato a svolgere un’attenta indagine per far luce sulla vicenda del misterioso scrittore scomparso. Il fruitore del libro può sbrogliare il bandolo della matassa con ingegno e perspicacia, mettendo in moto quelle “piccole cellule grigie” come fa, nella finzione letteraria, l’Hercule Poirot di Agatha Christie, sfruttando la sua abilità di osservazione e di deduzione, sulla falsariga di Sherlock Holmes di Conad Doyle, o preferendo un approccio diretto e istintivo come fa il commissario Montalbano di Andrea Camilleri. La lettura è ancora più interessante, per il semplice fatto che il libro si presenta sotto forma di una bozza editoriale, cioè come un manoscritto in fase di revisione.
