Cosenza, domani arriva il Livorno. Braglia: dimostriamo il nostro valore.

Conferenza stampa del mister prima di Cosenza-Livorno: "lo stop non ci ha aiutato. Il Cosenza deve fare le cose che sa fare. Mi aspetto, domani, tanta gente allo stadio". 

 

 Cosenza città potrà finalmente abbracciare simbolicamente la Serie B dopo anni di lontananza. Aspettando che si determini la giustizia sportiva, dopo l’annuncio da parte della società di Guarascio di ricorrere in appello contro la decisione del giudice sportivo di infliggere lo 0-3 a tavolino in favore del Verone e della penalità di 3mila euro, il “primo” avversario in casa rossoblu sarà il Livorno diretto e curato da un attaccante il quale nella città di Bernardino Telesio ha lasciato ricordi precisi. Parliamo ovviamente di Cristiano Lucarelli. I labronici vantano una notevolissima esperienza, se osserviamo la composizione della rosa: in difesa il mentore è Dainelli, difensore e bandiera del Chievo in A, che si appresta a varcare la soglia dei 40 anni, poi Bogdan, Diamanti, per il centrocampo dove si annoverano, anche, Parisi e Porcino, mentre l’attacco vanta Kozak e Giannetti. «Ho studiato il Livorno con il mio vice Occhiuzzi – dice Braglia – e devo dire che sono una squadra molto esperta. E’ una squadra adatta per la Serie B. Ha un parco calciatori importanti, il Livorno è una squadra importante, ben allenata. Noi dobbiamo dimostrare a noi stessi che valiamo la categoria. Mi aspetto tanta gente allo stadio. La B va difesa insieme. In quanto a noi, dobbiamo fare le cose che sappiamo fare».

Il Cosenza ha subìto un lungo stop che gli ha precluso la continuità di gioco: «La pausa forzata non ci ha aiutato – riprende il mister di Grosseto – ma sono convinto che la squadra ha un grande potenziale. Ancora devo inquadrare i nuovi calciatori. In generale ci è successo di tutto. Non giocare 20 giorni vuol dire che qualcosa lasci per strada. Noi dobbiamo giocare e confrontarci con gli avversari». Tenuto conto che a Cittadella l’approccio non era sbagliato, «ok aspettarli li, a metà campo,, ma dovevamo avere maggiora aggressività e carattere», Piero Braglia è del parere che a calcio contano molto le emozioni che denotano uno spirito battagliero e senza questo succede quel che è successo a Cittadella. Grana pesante per il Cosenza è il campo di gioco: «questa mattina abbiamo provato il campo e posso dire che non si è alzato nulla. Il terreno di gioco è compatto. Si può giocare. I campi vanno saputi curare. Comunque dico che qui non devono entrare gente quando i lavori sono in corso. Perché alla fine succede che girano alcuni video e accadono situazioni spiacevoli».

Per quanto riguarda la formazione, Mungo e Bruccini sono in rampa di lancio rispettivamente nel ruolo di regista e di interno di centrocampo. Al di la dei singoli e della possibilità di Garritano nel vestire, un giorno, la fascia da capitano, Braglia osserva un punto fondamentale della forza del Cosenza calcio: «guardo alla forza del gruppo, non del singolo. Questa forza ci ha trasportati in B. Francamente voglio vedere delle risposte da parte della squadra, anche perdendo, non mi interessa, ma voglio vedere una squadra. Noi meritiamo la categoria e dobbiamo dimostrarlo».

Lucarelli ha parlato molto bene di Braglia. La risposta del tecnico: «A Cristiano ruberei l’età… ho una grande stima nei suoi confronti. Poi non so cosa voglia dire “quelli della vecchia guardia”, ma ad oggi, parlando della partita di domani, mi auguro che la partita la perda, dato che lo scorso anno ce l’ha “fregata”».

Foto di copertina: www.ilcosenza.it