Chiese di Calabria
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Mons. Bertolone: don Puglisi profumava di Cristo

Il postulatore, arcivescovo di Catanzaro, ritorna sulla figura del sacerdote ucciso dalla mafia nell'anniversario della sua beatificazione. 

"Don Pino Puglisi fu martire di mafia, ucciso in odium fidei dai sicari della cosca palermitana di Brancaccio poiché ostinatamente prete". Lo ha scritto domenica monsignor Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza episcopale calabra, sul portale www.calabriaecclesia.org , ricordando che il 25 maggio 2013 don Pino
Puglisi venne beatificato. "Quella scomoda figura di sacerdote - ha detto ricordando l'episodio del suo assassinio - non voleva saperne di rinunciare al Vangelo. Non cercava la vanagloria, rifuggiva gli eccessi e le telecamere, profumava di dignitosa povertà". Queste, per mons. Bertolone, sono le "basi di una credibilità testimoniata fino al sacrificio supremo, per affermare e ribadire la libertà di scegliere la cultura della civiltà e dell’onestà anche in una terra soggiogata dalla prepotenza mafiosa". Don Puglisi - ha sottolineato mons. Bertolone - "costruiva la via dell’amore che in cuor suo ardentemente voleva potesse esser percorsa dai suoi ragazzi". "Era un prete, don Puglisi - la conclusione del presule -. E con il suo esempio parla ancor oggi al mondo intero, soprattutto ai presbiteri".

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