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Cosenza, a Catanzaro finisce 1-1

Arrighini al 60' illude, Razzitti para dieci minuti dopo (scarsi) su rigore. Meglio il Cosenza, ma al Ceravolo finisce in pareggio. 

Cosenza, a Catanzaro finisce 1-1

Niente vittoria, nessun tabù sfatato per il Cosenza. Il Derby di oggi porta a 7 i pareggi della storia di questa partita. Uno a uno. Ad Arrighini risponde Razzitti su rigore. L’acuto del centravanti rossoblù aveva entusiasmato i 320 supporter nella Tribuna Est e tutti quelli che hanno seguito la partita in televisione. Entusiasmo sfumato nella realtà del bicchiere mezzo pieno. Non sconfitti, ma appunto pareggio. Un punto ad entrambe. Magra consolazione per il Catanzaro, opportunità sprecata dal Cosenza per imporsi in una gara nella quale ha giocato meglio dei padroni di casa. Un pareggio non tanto desiderato da ambo le parti, in particolare nel Cosenza che, andato in vantaggio, credeva realmente nella possibilità di centrare i tre punti. Una partita non proprio avvincente con Scuffia e Perina a rendersi protagonisti in poche occasioni. In compenso, tralasciando il risultato, i Lupi di Roselli hanno mostrato miglioramenti rispetto alla gara di Messina, con gli esterni a tenere in tensione la retroguardia giallorossa (Ciancio e Statella su tutti), ma mancava l’uomo per dare i palloni giusti ai due attaccanti La Mantia (spento) e Arrighini.

CRONACA. D’Urso ordina i suoi con il 3-5-2. Davanti a Scuffia agivano Priola, Moi e Ricci. In avanti largo alla coppia Razzitti-Agodirin. Roselli col tradizionale 4-4-2. Corsi viene retrocesso a terzino destro, con Fiordilino a coadiuvare Arrigoni a centrocampo e Criaco sulla fascia destra e Statella su quella mancina. Primo tempo condizionato dalla grande tensione dei giocatori in campo. Dopo circa un minuto da un fallo ad Arrigoni ne nasce una rissa con il signor Tardino a cercare di stemperare gli animi sventolando, subito, cartellini di qua e di la. Il direttore di gara, nella fase iniziale, perde di mano la partita arrivando ad ammonire molti calciatori di Catanzaro e Cosenza (Giampà, Maita, Moi, per le Aquile, Fiordilino, Criaco, Blondett, Ciancio, La Mantia per i Lupi). Al 15° i padroni di casa ci provano con Agnello su punizione. Il neo arrivato in casa giallorossa spedisce fuori il pallone. Subito dopo è Giampà a provarci di testa, su cross di Ricci, ma il tiro ha lo stesso esito di quello del compagno di squadra.

Fasce. I Lupi si rendono pericolosi con le incursioni di Ciancio e Statella, una spina nel fianco per i giallorossi. Si cerca subito la profondità con le verticalizzazioni, ma nella zona nevralgica dell’attacco, la trequarti, non vi è l’uomo in grado di servire alla perfezione i due attaccanti peccando, appunto di finalizzazione e concretezza. Questo avviene al 35° quando, su una ripartenza bruzia nata da una respinta di Perina sulla punizione del solito Agnello, ad Arrighini, smarcato, non è arrivato il passaggio per provare il guizzo vincente nei sedici metri. Da questa azione, però, i Lupi guadagnano un sontuoso calcio di punizione battuto da Corsi e smanacciato, in due tempi, da Scuffia. Il Catanzaro tenta di contrastare la tecnicità del Cosenza con la fisicità dei suoi giocatori, su tutti Moi. Al 43° Agnello ci prova da fuori, ma la palla va a lato. Pareggio all’intervallo.

Botta e… Il Catanzaro entra sul terreno di gioco con un altro piglio, ma è il Cosenza a essere pericoloso con Statella il quale deposita nella mani di Scuffia, un debole tiro. Roselli ci crede e caccia uno spento La Mantia per Raimondi. Cambio azzeccato. Statella sfonda a sinistra, seminando il panico, e serve Raimondi che di tacco (classe!) serve la testa di Arrighini per il vantaggio griffato Cosenza. Sembra un sogno, quello di poter espugnare il Ceravolo. Certezza dalla quale il Cosenza si ricrede immediatamente.

…risposta. Dicevamo di un sogno dal quale ci siamo alzati presto. Arrigoni in area atterra Razzitti e per Tardino di Milano è rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso attaccante che buca la rete (la palla infatti entra e centra un buco nella porta) e batte Perina che aveva intuito l’angolo.

Finale. Altre azioni di rilievo si hanno con il calcio piazzato di Raimondi, il quale non crea troppi patemi alle retrovie catanzaresi. Al 46° Blondett ferma correttamente in area Foresta, eliminando ogni problema. Tre fischi e tutti sotto la doccia. La vittoria del Cosenza è solo rimandata.

Il tabellino:

CATANZARO: Scuffia, Ricci, Priola, Moi, Squillace, Giampà, Agnello, Maita (91’ Bernardi), Taddei (78’ Foresta), Razzitti, Agodirin (63’ Mancuso). A disp.: Grandi, Orchi, Sirigu, Fulco, Selvatico, Caruso, Ingretolli, Barillari, Caselli. All.: D’Urso

COSENZA: Perina, Corsi, Tedeschi, Blondett, Ciancio, Criaco (80’ Guerriera), Arrigoni, Fiordilino, Statella, Arrighini, La Mantia (51’ Raimondi). A disp.: Saracco, Soprano, Di Somma, Pinna, Vutov, Ventre. All.: Roselli

Arbitro: Andrea Tardino di Milano (Ass. Pepe e Vingo)

Marcatori: 61’ Arrighini (Cs), 69’ Razzitti (rig.) Ammoniti: Agnello, Maita, Moi (Cz), Fiordilino, La Mantia, Criaco, Blondett, Ciancio, Arrighini (Cs)

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