Cosa ha in serbo Guarascio per il Cosenza? Sarà con o senza di lui?

Fanno discutere in città, come prevedibile, le espressioni del patròn Eugenio Guarascio nel comunicato stampa di oggi 14 maggio 2025. Che ne sarà del Cosenza calcio, retrocesso in serie C?

I passaggi nodali del comunicato sono:

“Ci sono situazioni concrete in essere ed una, in particolare, potrebbe arrivare alla definizione a brevissimo. In questi mesi, parallelamente all’impegno sportivo, abbiamo lavorato per individuare e condividere un percorso utile al trasferimento della proprietà con soggetti che avessero capacità economico – finanziarie in grado di garantire un immediato ritorno in Serie B”.

Il che significa tutto e niente. Da un lato pare ci sia una trattativa in particolare che presto potrà concludersi.

Di certo, perché smentita dal diretto interessato, l’acquirente non è Alfredo Citrigno, che nei mesi scorsi aveva formulato un’offerta a Guarascio, non ottenendo disco verde.

Dall’altro Guarascio (che ora addirittura si firma come presidente) si fa quasi garante di una transizione che sarebbe stata avviata da tempo con soggetti solvibili “in grado di garantire un immediato ritorno in B”, cioè – sembra di capire – essendo chiaro ormai da tempo che c’era piena consapevolezza della retrocessione.

Verrebbe allora da chiedersi perché Guarascio non abbia ceduto a inizio 2025, quando si sono fatte mano mano più concrete le trattative per la cessione, che magari avrebbero costituito un’occasione in più per salvare la categoria. Tutto ciò genera pure molti interrogativi, soprattutto perché il Cosenza in serie C vale molto meno. Ed è impensabile che Guarascio, da imprenditore, voglia fare un’operazione minus valente rispetto a qualche mese fa. Il suo parlare “al plurale” del comunicato stampa del 14 maggio potrebbe far riflettere.

Il Cosenza verrà venduto da Guarascio ad altro imprenditore o Guarascio rimarrà in qualche modo negli organici dirigenziali?

Sarebbe utile una conferenza stampa per fare chiarezza a una piazza che teme il futuro.