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Lamezia, bruciati cinque container Caritas

Erano destinati alla creazione del "Villaggio della carità", opera segno del Giubileo della misericordia. Lo sgomento di monsignor Cantafora e l'impegno del direttore Caritas padre Di Trapani: "andremo avanti nel nostro cammino".

Lamezia, bruciati cinque container Caritas

Un fatto grave, che «suscita sgomento in tutta la Chiesa e la città di Lamezia Terme». Il vescovo Luigi Cantafora è amareggiato dopo l’incendio che ha distrutto cinque container destinati alla creazione del 'Villaggio della Carità' voluto dalla diocesi e affidato alla Caritas, opera segno del Giubileo della Misericordia. I container erano vuoti in attesa di essere utilizzati al servizio dei più poveri. «Qualcuno ha voluto gettare una bottiglia incendiaria sui sogni di alcuni giovani che hanno progettato di farsi accanto ai poveri di Lamezia costruendo il Villaggio della Carità, spazio della città per tutti quelli che vogliono fare della propria vita un dono per gli altri», ha commentato su Facebook il direttore della Caritas diocesana padre Valerio Di Trapani. «A chi disturba? Andremo avanti nel nostro cammino perdonando coloro che nonsanno quello che fanno!».«Non è tollerabile che qualcuno tenti di fermare un progetto pensato per essere un segno concreto e tangibile della vicinanza della Chiesa di Lamezia agli ultimi, ai giovani, a tutti coloro che si trovano in situazioni di disagio», ha aggiunto il vescovo, sottolineando che una realtà ecclesiale di solidarietà e condivisione, «nata dagli sforzi silenziosi e generosi di tanti figli della Chiesa lametina, non può essere fermata da chi vuole opporsi al bene comune e distruggere i semi della speranza ». Da qui l’invito «a pregare per i responsabili che si rendano conto al più presto della gravità del loro gesto e, alla chiesa di Lamezia, alla Caritas diocesana e a quanti hanno creduto e credono nel progetto del Villaggio della Carità», a proseguire nell’impegno mentre si attendono «tutte le necessarie verifiche da parte dell’autorità competenti sulla natura dell’incendio». Numerose le reazioni al gesto e gli attestati di stima e vicinanza alla diocesi e a chi vuole mettersi al serviziodegli ultimi a partire dalla Caritas Italiana che ha espresso solidarietà attraverso il direttore don Francesco Soddu e da Pietro Barbieri, portavoce del Forum del terzo settore. «Profondamente indignato» si dice il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro sottolineando che si tratta di «un episodio di inammissibile gravità che, colpendo la diocesi e i bisognosi, destinatari di una straordinaria solidarietà, ha colpito l’intera città». Il 'Villaggio della Carità, intitolato al sacerdote lametino Francesco Maiolo, passato alla storia per la sua testimonianza di uomo di carità, ricorda il portavoce del vescovo don Roberto Tomaino, «nasce come risposta al Papa, ma anche come risposta ai tanti giovani lametini che fanno del volontariato e della vicinanza al prossimo, uno stile di vita. E grazie a Dio, sono tanti, visto che si è potuto pensare a un villaggio ». Progetto portato avanti dalla Caritas, ma condiviso da tutta la diocesi.

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