Chiese di Calabria
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Due chiese sorelle unite dalla Santità

Le diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e Agrigento
riunite insieme dall’opera e dalla venerazione per San Gerlando

Parole chiave: chiese sorelle (1), gemellaggio (1), san gerardo (1), tropea (5), renzo (4)
Due chiese sorelle unite dalla Santità

Un pellegrinaggio intenso e bello quello della diocesi di
Mileto-Nicotera-Tropea sui luoghi di san Gerlando, patrono della
diocesi di Agrigento. A guidare il pellegrinaggio e a presiedere la
solenne celebrazione eucaristica nella festa del patrono, nella Chiesa
S. Alfonso – la cattedrale non è agibile da ormai sei anni - il
vescovo mons. Luigi Renzo. Accanto a lui l’arcivescovo di Agrigento,
il card. Francesco Montenegro che nel suoi saluto ha ricordato i
legami tra le due diocesi. “Con la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea
abbiamo in comune il passaggio di San Gerlando e la sua opera di
evangelizzazione dopo stagioni storiche segnate da gravi difficoltà.
Ma non solo questo; seppure dalla restaurazione ecclesiale voluta dai
normanni siano passati diversi secoli e sebbene le nostre due diocesi
siano separate da un centinaio di chilometri, pensiamo di condividere
diversi aspetti della vita pastorale. Ci accomuna l’appartenenza al
meridione d’Italia – ha detto Montenegro - segnato da problematiche
sociali pesanti come la mancanza di lavoro, l’influenza delle
organizzazioni malavitose e una diffusa crisi di speranza. Facciamo i
conti – ha aggiunto il porporato - con un passaggio epocale fra i più
complessi degli ultimi secoli e, rispetto al quale, non intravediamo
segnali di cambiamento. Nella logica del Vangelo insieme a voi, anche
dentro questa celebrazione, ci piace condividere il desiderio di una
chiesa che non smette di essere lievito alla pasta e piccola fiammella
in mezzo a fitte nubi”. Il card. Montenegro ha quindi affidato
all’intercessione di san Gerlando, “uomo semplice e forte, coraggioso
e pieno di carità, intraprendente e paziente” le due diocesi: “a lui
che le ha guidate con saggezza vogliamo chiedere che le sostenga e non
ci faccia mai mancare ‘l’olio della consolazione e il vino della
gioia’”. Un legame quello tra le diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e Agrigento
ricordato anche da mons. Renzo: “siamo riunite, insieme godendo
entrambe dell’opera di San Gerlando, anche se in tempi diversi, per
manifestare la nostra gratitudine e devozione a questo santo. La sua
presenza a Mileto è stata preziosa e incisiva perché si trattò di
impiantare la nascente diocesi. Trasferito poi qui si trovò a dovere
rilanciare e sistemare la diocesi di Agrigento dopo lo sfacelo della
dominazione araba”. Il vescovo calabrese ha quindi sottolineato che
per “noi la normalità deve essere la santità, questo è il richiamo che
continua a rivolgerci San Gerlando. Non siamo santi perché non
facciamo peccati ma perché abbiamo il coraggio di riprenderci dai
momenti in cui cadiamo nell’errore. Fedeltà e coerenza è questo quello
che ognuno di noi deve testimoniare. È questa la chiesa che ognuno di
noi si aspetta di avere al proprio fianco. Una chiesa con il volto di
mamma”. Tra le due diocesi anche uno scambio di doni: il card. Montenegro ha
regalato a mons. Renzo un pastorale in legno. Il vescovo calabrese ha
invece portato in dono al porporato e alla diocesi agrigentina un
quadro,realizzato da un pittore calabro, raffigurante S. Gerlando con alle
spalle le Cattedrali di Mileto e di Agrigento.

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