Vacanze. Dove vogliono andare i nostri adolescenti?

Giovani e Società

Le vacanze sono un tempo di riposo dopo la scuola, ma ai ragazzi è chiesta anche responsabilità

Chiuso (temporaneamente) il faticoso capitolo “scuola”, le famiglie “adolescenti” avranno energie a sufficienza per affrontare lo spinoso nodo delle vacanze estive?
È evaporato in fretta il sogno delle vacanze all together, dei giochi di gruppo al mini-club o nel solito stabilimento. I ragazzi puntano i piedi, si sganciano dai sogni estivi di mamma e papà e chiedono di partire in compagnia degli amici, rovesciando equilibri consolidati e aprendo fronti di ansia e tensione in famiglia.
Ma dove vogliono andare i teenager? Quali sono i luoghi più gettonati?
Il ventaglio delle opzioni è piuttosto variegato.
Le mete preferite sono località di mare o capitali europee. In particolare, luoghi che offrano occasioni di divertimento, svago e favoriscano gli incontri.
Negli ultimi anni la riviera adriatica e salentina, insieme alle spiagge sarde, sono state tra le località più frequentate in Italia. Anche le piccole isole e la Croazia low-cost vanno forte, grazie alla cospicua offerta di boat-party (feste in barche brulicanti di adolescenti), e di after (nottate danzanti sulla spiaggia).
Frotte di minorenni si accalcano, attratti da questi eventi, come api attorno al miele e spesso la serata non finisce bene per tutti. Il rischio, infatti, è di essere risucchiati dal turbine dello sballo senza controllo e di non resistere alla tentazione dell’alcol facile e delle sostanze stupefacenti.
Le cronache recenti, poi, segnalano l’intensificarsi di episodi di risse stile “cappa e spada”, in versione 2.0 con cappucci di felpe e lame a serramanico,  nonché i casi di aggressioni ai danni di giovani turisti per opera di baby-gang.
Fortunatamente la formula “caos e sballo” non è l’unica a essere ricercata dagli adolescenti. C’è anche chi sceglie coraggiosamente di trascorrere in campagna degli “Offline days”, ovvero giorni senza connessione. Si tratta di soggiorni organizzati che propongono una pausa importante dagli inseparabili smartphone con attività sportive, naturalistiche e di gruppo. Una novità interessante, che potrebbe essere anche proposta in futuro all’interno delle offerte formative estive della scuola. Vivere giorni interi senza scrollare o scrivere in chat, aiuterebbe i ragazzi a riscoprire una dimensione diversa del tempo e dello spazio e contribuirebbe a creare momenti di riflessione interiore e nuove modalità relazionali.
Le rilevazioni statistiche dell’estate 2024 hanno registrato anche un interesse crescente dei teenager nei confronti di itinerari culturali, o viaggi studio.
Non dimentichiamo, poi, i campi scout, quelli del Wwf e le vacanze all’insegna del volontariato, che interessano aree come la protezione ambientale, l’assistenza ai bisognosi e la tutela dei diritti umani.

Insomma le vacanze estive possono essere un periodo di grande libertà e divertimento per gli adolescenti, ma  anche un tempo di sfide e di responsabilità.
Per i genitori è il momento in cui si esce definitivamente dalla fase “simbiotica” e si aprono i cancelli delle paure più profonde. È importante che i giovani siano consapevoli dei rischi e delle criticità, ma anche delle opportunità positive che possono vivere durante questo periodo.

A volte, allontanandosi, ci si avvicina e si riesce a sgombrare la strada del ritorno dalle naturali incomprensioni di questa difficile età.

Con la guida e il supporto dei genitori e degli adulti educatori, l’estate può diventare un’arricchente occasione di crescita e maturazione.


Silvia Rossetti – Agensir