Città
Riaperta dopo il restyling la Villa Vecchia di Cosenza
Corso Telesio è un brulicare di auto e persone. In piazza XV marzo le auto d’epoca venute per la rievocazione della Coppa Sila fanno bella mostra di sé. Accanto alla statua di Bernardino Telesio la mongolfiera è pronta a spiccare il volo per offrire un panorama mozzafiato. Il clima di festa c’è tutto. “Oggi riconsegniamo alla città un luogo simbolo della nostra comunità, la Villa Vecchia, che ha visto crescere tante generazioni”. Dopo un anno di lavoro ha riaperto le sue porte il cuore verde più grande della città di Cosenza. L’intervento di recupero, il cui importo è pari a 2 milioni 731.183,50 euro, è uno degli undici cantieri del CIS (Contratto istituzionale di sviluppo) che ha riguardato il recupero e la riqualificazione del verde, delle aree e dei manufatti architettonici della Villa vecchia di Cosenza. Tra questi, anche i lampioni, gran parte andati in frantumi a causa dell’azione di alcuni vandali. Il sindaco Caruso non ha dubbi: “Questo cantiere è quello più rappresentativo e più sentito”. Come vedrete ci sono stati 20.000 nuovi innesti di piante di specie diverse, il recupero del chiosco e delle statue. A rendere più sicuro e funzionale il luogo, l’impianto di videosorveglianza e quello d’irrigazione. Al taglio del nastro, avvenuto in un assolato venerdì pomeriggio, accanto al primo cittadino c’erano anche il consigliere comunale con delega al centro storico, Francesco Alimena, e il Prefetto della città di Cosenza, Rosa Maria Padovano. Proprio Alimena ha sottolineato il senso di attesa e l’impegno: “Questo luogo negli anni per la sua vetustà e le vicissitudini che l’hanno interessata stava perdendosi, quindi era necessario assicurargli un futuro per le prossime generazioni. Come sapete tanti alberi sono venuti meno nel corso degli anni. Tra gli interventi che abbiamo realizzato Il primo, quello più impattante, è stato l’arrivo dei 5 camion che contenevano le circa 20.000 piante che sono state messe a dimora. Su ognuno dei 495 alberi è stata fatta una tomografia attraverso una strumentazione unica in Calabria che ha solo l’Università di Reggio Calabria”, ha spiegato. Spazio anche al restauro dei 650 metri lineari di ringhiere in stile Liberty, così come le panchine in stile Liberty, l’uccelliera, il gazebo, le panchine, tutte le fontane e soprattutto il restauro della Statua dell’Italia”, ha concluso. Presente anche il neo sindaco di Rende, Sandro Principe, la cui presenza, come sottolineato da Caruso, “è segno di quel cammino che abbiamo voluto iniziare insieme durante la campagna elettorale. L’intervento di recupero del Parco Robinson e del Parco Nicholas Green, già uniti dopo l’azione di recupero del vecchio ponte ferroviario, sarà caratterizzato da un ulteriore intervento che unirà questi due parchi per farne uno unico”. E aggiunge: “In questa villa sono cresciute tante generazioni, è un luogo di crescita, di comunità. Dobbiamo augurarci che consegnando questa opera alla città ci sia da parte dei cittadini il rispetto per le cose belle. Chiedo loro di rispettare e difendere i luoghi della nostra città che ci devono appartenere senza un diritto singolo alla proprietà”. Ad impartire la benedizione, il vescovo della città, monsignor Giovanni Checchinato, che ha sottolineato come “tutto ciò che è comune è ciò che ci contraddistingue perché ci ricorda che siamo prima di tutto comunità. Uno spazio comune è un dono grandissimo e per questo abbiamo bisogno di prendercene cura. Grazie per tutti coloro che si sono adoperati per rendere di nuovo bello questo angolo, perché possa essere il luogo di una passeggiata, spazio per i bambini e per chi vuole trascorrere un po’ di tempo a rinfrancarsi o a riflettere”.
