Quel milione di volti dei giovani di Tor Vergata

Sono quasi un milione nella distesa sterminata in attesa dell’incontro con papa Leone

Voci, volti, storie; quasi un milione di giovani ha raggiunto Roma per il giubileo, per varcare la Porta santa e rilanciare a tutto il mondo il messaggio di Speranza che viene dall’incontro con Gesù. La notizia è questa: tanti ragazzi si sono lasciati condurre a questo appuntamento di Chiesa. La spianata di Tor Vergata si è trasformata in un universo di colori. Un viaggio nel mondo in pochi chilometri quadrati tra colori, bandiere, lingue e una gioia contagiosa, senza pregiudizi, fatta di fede semplice e di tanta bellezza. Nessuna vergogna o timidezza nel dichiararsi la gioventù del Papa. Il presente di una chiesa, che dopo 25 anni, riparte da qui per avvicinare le giovani generazioni. Molti si lasciano ancora interpellare dalla fede, dai valori cristiani. Sono i giovani in ricerca, quelli che si fanno le domande, si portano dietro i dubbi, sanno piangere per i drammi che vivono i loro coetanei di Gaza o di Kiev, che pregano per i cristiani uccisi in Congo. Che bella gioventù è questa, dove sguardi e sorrisi si alternano a corali inni della regione di provenienza o alle canzoni del Giubileo. È il chiasso che chiedeva di fare Francesco, quello che ha sentito Roma durante il giubileo con Giovanni Paolo, è quello che ha chiesto Leone dando loro appuntamento in questa spianata. Su tutti aleggia quell’annuncio che si fa grido, grido di pace, rispetto al quale sono molto più sensibili le giovani generazioni.