Oltre 300 esorcisti a Sacrofano, l’incoraggiamento del Papa

“Apprezzamento per i sacerdoti che si dedicano al delicato e quanto mai necessario ministero dell’esorcista, incoraggiandoli a viverlo sia come ministero di liberazione che di consolazione, accompagnando i fedeli realmente posseduti dal maligno con la preghiera e l’invocazione della presenza efficace di Cristo, affinché mediante il sacramentale dell’esorcismo il Signore conceda la vittoria su Satana”. Con queste parole Papa Leone XIV ha aperto, con un messaggio augurale e la benedizione apostolica, il XV Convegno internazionale dell’Associazione internazionale esorcisti (Aie), svoltosi dal 15 al 20 settembre a Sacrofano, presso la Casa di spiritualità “Fraterna Domus”. Ai lavori hanno preso parte circa 300 sacerdoti esorcisti e ausiliari provenienti da tutti i continenti. Mons. Karel Orlita, presidente dell’Aie ed esorcista della diocesi di Brno in Repubblica Ceca, ha richiamato “la bellezza della comunione ecclesiale in cui si colloca il ministero dell’esorcista, vissuto saldamente radicato nel Vangelo” e ha ricordato l’approvazione ufficiale il 25 marzo 2025 del nuovo Statuto dell’Aie da parte del Dicastero per il clero come “segno di conferma e incoraggiamento alla missione dell’Associazione che ha recentemente superato il migliaio di iscritti”.<strong style=”color: #355e3b;”>Presenza nel mondo</strong>L’Aie è oggi presente in 58 Paesi: in poco più di dieci anni ha quadruplicato i membri. In Italia sono 340, mentre si segnalano gruppi numerosi in Brasile (46), Messico (48) e Stati Uniti (63). In Europa spiccano i britannici (35), i francesi (23) e gli spagnoli (32). In Repubblica Ceca, Paese natale del presidente, sono 14, e di recente si è aggiunto il gruppo coreano. L’Associazione dispone di una segreteria centrale e di segreterie linguistiche coordinate da sacerdoti esorcisti (italiana, spagnola, francese, tedesca, ceca, portoghese, coreana) e organizza corsi di formazione e aggiornamento in Italia e all’estero, oltre a un appuntamento annuale a Roma anche per gli ausiliari.Approfondimenti e relazioniLe giornate di lavoro sono state scandite da celebrazioni eucaristiche – presiedute dal card. Arthur Roche, dal card. Pietro Parolin e da mons. Andrés Gabriel Ferrada Moreira – e da relazioni di approfondimento. Mons. Aurelio García Macías, sottosegretario del Dicastero per il culto divino, ha presentato il Rituale degli esorcismi, vissuto “nella consapevolezza della centralità di Cristo, giacché nel rito è Lui la Chiesa e l’esorcismo è antica celebrazione liturgica ‘in persona Christi’”. P. John Szada, psicologo e psicoterapeuta, ha richiamato l’importanza di un discernimento che sappia unire fede e criteri scientifici, “avvalendosi anche dei moderni criteri diagnostici”. Mons. Rubens Miraglia Zani ha messoin guardia dalle cosiddette “anime erranti”, “illusione demoniaca che si avvale di manifestazioni spettrali il cui scopo è impedire un corretto discernimento circa l’azione straordinaria del diavolo”.P. Jean-Baptiste Vian ha analizzato i risvolti del vudù, che culminano “in pratiche magiche, di adorcismo, di sottomissione e consacrazione agli spiriti, cioè ai demoni, anche di minorenni e bambini”. Fra Benigno Palilla ha affrontato “il tema del dialogo fra scienza e fede nell’esorcismo”, mentre nella sua omelia il card. Parolin ha ricordato che “servire nella Chiesa è ricevere un dono che va custodito e rinnovato nell’umiltà”. Ai lavori pomeridiani ha preso parte anche mons. Renato Tarantelli, vescovo ausiliare e vicegerente della diocesi di Roma, che ha manifestato la sua attenzione verso il ministero e ha portato il saluto del card. Baldo Reina, vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma.Denunce e conclusioniNegli interventi conclusivi p. Francesco Bamonte, vicepresidente Aie e moderatore del convegno, ha denunciato i rischi pastorali derivanti dall’affidarsi alla parapsicologia: “Dando credito alle infondatezze della parapsicologia, è così accaduto che diversi sacerdoti hanno lasciato irrisolte molte situazioni gravi, abbandonando nella sofferenza persone che necessitavano dell’intervento dell’esorcista”. P. Andrés Esteban López Ruiz ha analizzato la New Age, “movimento spirituale sincretico che propone un sistema di credenze aperto dove l’uomo e il cosmo sono compresi all’interno di una visione olistica e relativista”. Fra Mauro Billetta ha evidenziato l’utilità dell’analisi differenziale per distinguere patologie e ossessione diabolica. La criminologa Beatrice Ugolini ha spiegato comel’intelligenza artificiale favorisca “la nascita di nuovi strumenti magico-operativi, lo sviluppo di inedite tecniche di divinazione grazie agli algoritmi che permettono la raccolta di dati personali, e persino nuove forme di necromanzia e comunicazione coi defunti”.Nella celebrazione conclusiva mons. Ferrada Moreira ha espresso la gratitudine del Dicastero per il clero verso l’Aie “per il servizio reso quotidianamente nella condivisione fraterna a beneficio di quanti sono tribolati per opera del Maligno”. A nove anni dalla morte di don Gabriele Amorth, fondatore e primo presidente, il convegno ha confermato l’attualità di un ministero che la Chiesa considera necessario per sostenere i fedeli tribolati dal maligno.