Chiese di Calabria
Alla Certosa di San Bruno

Il 6 ottobre la Chiesa celebra San Bruno di Colonia. Nelle Serre si sente forte la spiritualità di chi ha scelto di vivere da certosino, sulle orme del Fondatore
“Vivo con dei fratelli, alcuni dei quali uomini assai colti, in un deserto di Calabria, abbastanza distante dalle abitazioni degli uomini; qui essi, perseverando e vigilanti in una vita santa, aspettando il ritorno del loro Maestro, per aprirgli non appena busserà”.
(San Bruno di Colonia).
Nel tempo e nello spazio in cui cielo e terra s’incontrano nel silenzio orante e gravido di potenza cosmica. Nella certosa di Serra San Bruno, dove le alte mura immerse nella natura delle silvae vibonesi celano all’occhio comune la vita certosina dei monaci. Il 6 ottobre la Chiesa celebra San Bruno di Colonia, la sua fede e la sua intelligenza che, pur nella scelta privilegiata del silenzio in Dio, non lo sottrasse agli occhi del mondo, neanche dei Papi, che ne riconobbero fede e acume. Urbano II, difatti, lo volle suo consigliere, assicurando vita e autonomia al monastero di Grenoble.
Serra San Bruno è testimone vivente di uno stile di vita e preghiera esigente, ma per questo di gran fascino.
San Bruno è un uomo dell’XI secolo capace di evocare la parabola dei monaci del deserto, come testimoniò Pietro il Venerabile: “Ciò che la solitudine ed il silenzio del deserto recano di utile e di divino a coloro che li amano, lo sanno solo coloro che ne hanno fatto l’esperienza. […] Qui ci si applica ad acquisire quell’occhio, il cui limpido sguardo ferisce d’amore lo sposo divino, e la cui purezza fa vedere Dio”.
La vita scandita dalla preghiera nell’austeritá degli spazi, privati con Dio e comunitari, sono un messaggio per l’attualità frastornata e rumorosa.
Così, stare dinanzi al suo sepolcro è ancora una volta fermare il tempo, cogliere la fede che si fa strada trovando come alleata la serra quasi incontaminata.
E il flusso di gente che visita la certosa non deturpa l’aura di silenzio e di spiritualità che la abita, come se il sogno di San Bruno fosse ancora vivido. Lo è, evidentemente, in quanti scelgono ancora oggi di vivere il monastero da certosini, presenza orante e operosa, per ravvivarne ogni giorno vita, carisma e opera.


