Chiese di Calabria
Mons. Oliverio ringrazia Leone XIV. Papas De Angelis: “si è fidato della mia giovane età”
“Un grande grazie a papa Leone XIV che ha dato un nuovo pastore all’eparchia di Piana degli Albanesi. La diocesi di Piana attendeva la nomina di un nuovo pastore. Con l’arrivo del nuovo vescovo si apre lo spazio, un futuro e la possibilità di progettazione. È un momento importante per padre Raffaele, per la chiesa di Piana ma anche per la Chiesa di Lungro che vede con gioia un figlio essere eletto a successore degli apostoli”. Lo ha detto questa mattina nella cattedrale di Lungro il vescovo, mons. Donato Oliverio, in un breve messaggio dopo l’annuncio della nomina di papas Raffaele De Angelis a nuovo vescovo di Piana degli Albanesi. “Questo momento ci esorta ad assumere alcuni sentimenti, anzitutto la lode a Cristo nostro pastore, perché nel succedersi dei pastori dobbiamo riconoscere Cristo, ha detto il presule lungrese. “È lui che sorregge, guida e sostiene la Chiesaa questo ci deve far riconoscere la continuità della presenza di Cristo nostro pastore”. Sottolineando il ruolo delle Chiese eparchiali, mons. Oliverio ha evidenziato che “nella linea del Concilio Vaticano II spetta a noi promuovere una migliore conoscenza dei grandi tesori spirituali contenuti nella tradizione orientale”. “Abbiamo una funzione privilegiata – ha proseguito – che valga a tenere accesa e a ravvivare la fiamma dell’attesa unità tra le Chiese sorelle di Oriente ed Occidente”. Per mons. Oliverio, “questa Chiese sono state investite di una particolare missione ecumenica”. Rivolgendosi a papas De Angelis, lo ha esortsto affinché il suo sia “un ministero di annuncio, di gioia, di certezza cristiana”. In conclusione, “occorre guardare con speranza al futuro perché le nostre Chiese e Italo-Albanesi hanno un grande avvenire, sia dal lato spirituale e religioso che dal lato culturale e umano”. Papas Raffaele De Angelus, nuovo vescovo di Piana degli Albanesi. “Papa Leone XIV non si è spaventato della mia giovane età ma mi ha affidato un incarico di grande responsabilità. Non posso non pensare che sono di Lungro e qui sono cresciuto. La mia gratitudine va alla mia Chiesa di Lungro, perché la mia vocazione è nata e crescita qui. Il mio cuore rimane alla mia parrocchia di Acquaformosa.
