Diocesi
Mons. Checchinato: San Francesco di Paola ha scritto l’amore radicale

Cosenza ha rinnovato il legame con il Patrono calabrese. La processione per le vie della città e la santa Messa in Cattedrale
La città di Cosenza ha rinnovato il suo legame con San Francesco di Paola, compatrono dell’Arcidiocesi. Come ogni anno, migliaia i fedeli che si sono ritrovato nella chiesa di corso Plebiscito, dedicata al Santo, per la preghiera e l’atto di affidamento al veneratissimo Santo. Il simulacro del taaturgo calabrese è stato recato per le strade della città, accompagnato da gran concorso di popolo.
In Cattedrale la santa Messa è stata presieduta dall’arcivescovo, mons. Giovanni Checchinato, il quale ha riflettuto sulle letture della solennità dell’Ascensione.
“Per essere cristiani bisogna sapere l’essenziale di Gesù, l’amore nei confronti di Dio e nei confronti degli altri”, ha detto mons. Checchinato, per il quale “qualche volta, con il fare troppi ragionamenti, rischiamo di riscrivere Il Vangelo a nostro uso e consumo, invece Gesù ci spinge ad andare all’essenziale, all’amore gli uni gli altri”.
Da qui l’esortazione ai tanti fedeli convenuti nella chiesa madre bruzia. “Proviamo a togliere da noi le incrostazioni con cui noi pensiamo si possa essere cristiani. Abbiamo bisogno invece di tornare al Vangelo, alla sua verità, alla sua essenza, alla sua essenzialità”. Proseguendo nella sua meditazione, il vescovo di Cosenza ha sottolineato che “la cosa importante è confrontarsi con il Vangelo e chiederci come siamo testimoni del valore della giustizia, della verità, dell’accoglienza, soprattutto di quelli che meno vorremmo accogliere”. Riflettendo su San Francesco di Paola, ha evidenziato che “ha scritto con la sua vita, di un amore radicale nei confronti di Dio e degli altri”.
All’inizio della celebrazione il consigliere comunale Francesco Turco, in rappresentanza del sindaco, ha consegnato idealmente a San Francesco le chiavi della città.