Mons. Checchinato: il messaggio ai pellegrini giubilari

L’Arcivescovo ha offerto l’editoriale sul numero di Parola di Vita del 21 maggio

“Ci facciamo pellegrini a Roma per vivere insieme un’esperienza giubilare ed attaccare alla porta Santa, la porta della speranza che è Gesù Cristo stesso”. Lo ha scritto mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, nell’editoriale di “Parola di Vita” di questa settimana che contiene uno speciale sul Giubileo diocesano, che dal 23 al 25 maggio prossimi vedrà a Roma 1100 fedeli. “Saranno giorni di grazia, nei quali vivremo la bellezza dell’appartenenza alla Chiesa e rinnoveremo la professione della nostra fede attingendo, attraverso il dono dell’indulgenza, al tesoro del cuore di Cristo come la sorgente di misericordia e di grazia”, scrive mons. Checchinato.
Per il presule, il “pellegrino è una persona che si mette in cammino” e “fa l’esperienza della fatica e anche della compagnia del fratello e della sorella, sullo stesso sentiero”, perché “sarà su di esso che il Signore si raggiungerà, ascolterà le nostre disavventure, le delusioni, i nostri sogni, si farà lui stesso compagno di strada, ci parlerà e ci farà perdere il cuore, spezzerà il pane per noi”.
Da ciò l’esortazione: “Lasciamoci prendere per mano da lui mentre ci rechiamo, fiduciosi, nella città di Roma, simbolico cuore del cristianesimo”, dove “Pietro e Paolo hanno dato la vita insieme a milioni di nostri fratelli cristiani martirizzati”.