Meeting Rimini. Testimonianza di sopravvissuti a bombe atomiche

“Il Giappone è l’unico Paese al mondo colpito da una bomba atomica, con le bombe su Hiroshima e Nagasaki la Seconda Guerra Mondiale è terminata. Abbiamo appena commemorato l’80esimo anniversario dello sgancio della bomba atomica: il messaggio è che l’umanità deve vivere e questo presuppone la negazione assoluta non solo delle armi nucleari ma anche delle scorie del nucleare civile o militare perché il plutonio impiega 25mila anni per diventare innocuo. Sia le bombe atomiche che l’energia nucleare pacifica non possono coesistere con l’umanità”. Parola di Toshiyuki Mimaki, Nihon Hidankyo Organization, premio Nobel per la Pace 2024, che dal palco del Meeting di Rimini lancia un messaggio: “Stop alle armi nucleari”.

Toshiyuki ha ora 84 anni, aveva 3 anni quando le bombe furono sganciate su Nagasaki e Hiroshima. “Mi rimane poco da vivere. La mia forza fisica e mentale piano piano vengono meno – dice -. Sono consapevole di tutto questo ma non mi arrendo mai. E ripeto: la vera pace può essere raggiunta perdonandoci l’un l’altro”.

“Nonostante siano passati 80 anni dal bombardamento atomico – prosegue il Premio Nobel per la pace – l’abolizione delle armi nucleari è progredita lentamente e il trattato sulla proibizione sulle armi è stato adottato dall’Onu solo nel 2017, ma molti Stati ancora non lo hanno firmato o ratificato. Il nostro unico desiderio è che non ci siano altri sopravvissuti alla bomba atomica. Dobbiamo eliminare le armi nucleari dalla terra e noi siamo attivi per questo”.

Sul palco del Meeting anche Masao Tomonaga, professore scuola di Medicina dell’Università di Nagasaki. “Nel mondo ancora più di 12mila armi nucleari sono detenute da 9 Stati, alcuni di loro stanno addirittura aumentando il numero di testate. Vediamo una nuova tendenza che si contrappone al disarmo nucleare iniziato alla fine della guerra fredda”. Da una ricerca “molte forme di tumori solidi stanno aumentando, a seguito delle radiazioni delle bombe atomiche”.

“Gli effetti a lungo termine delle radiazioni della bomba atomica – ha aggiunto – indicano chiaramente la natura antiumanitaria delle armi nucleari. E questo ha portato al consenso globale della natura disumana di tali armi e all’istituzione del trattato internazionale sulla proibizione delle armi nucleari, nel 2017. Queste armi dovrebbero essere eliminate tempestivamente”.

Il Premio Nobel per la Pace 2024 è stato assegnato all’associazione Nihon Hidankyo, fondata dagli Hibakusha, i sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Nell’80° anniversario dallo scoppio della bomba atomica, mentre le minacce nucleari si manifestano nuovamente in relazione a guerre e conflitti, gli Hibakusha continuano a testimoniare lo sforzo per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari.