Meeting Rimini. I genitori di Sammy: “amava la vita e quella degli altri”

Una grande lezione la vita ricordata oggi al Meeting nell’incontro dal titolo “Investire sul talento di ogni persona”; presenti i genitori di Sammy, Laura Lucchin e Amerigo Basso

Leggi la nostra intervista del 17 aprile scorso alla mamma di Sammy

http://La forza e la fede di Sammy Basso raccontata a PdV dalla mamma Laura – Parola di Vita https://share.google/ve51nemQWffDOlsYl

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“Non si misura la vita dai giorni che si vivono ma da come li si vive”. Le parole sono di Sammy Basso, affetto da progeria, una malattia genetica rara che causa un invecchiamento cellulare accelerato, scomparso nel 2024. Una grande lezione la vita ricordata oggi al Meeting nell’incontro dal titolo “Investire sul talento di ogni persona”; presenti i genitori di Sammy, Laura Lucchin e Amerigo Basso.
“Amava la vita e quella degli altri, felice quando poteva aiutare” – dice la mamma. Sammy, un vulcano di idee: ricercatore, sportivo, testimonial della sua e delle malattie rare, giovane di fede. Dice il papà: “Ha fatto cose assurde insieme agli amici. Al termine di ogni impresa diceva: il traguardo raggiunto da solo è bello, fatto con gli altri è meraviglioso”. Prezioso testimonial sulle possibilità di fare anche con gravi patologie, ha corso maratone con i suoi amici, che gli hanno prestato le gambe.
“Sammy aveva dei talenti, io ho fatto la mamma e basta. Abbiamo fatto un cammino insieme e non è stato facile, ma sono convita di aver fatto un percorso di vita che non sarebbe stato uguale se non avessi avuto Sammy e la sua malattia”. La malattia è stata un fattore di ricerca: ha studiato per laurearsi e ha messo a disposizione le sue competenze e i suoi talenti per studiare la progeria. “Oggi portiamo avanti la sua passione con gli altri ragazzi e ragazze affetti dalla stessa malattia” – aggiungono i genitori. Sammy è un riferimento mondiale per gli scienziati genetici a Boston, dove a seguito delle sue visite è stato creato un pool di ricerca, ma anche a livello italiano ed europeo”.
Di “non limite” della disabilità, pilastro su cui costruire comunità autentiche, ha parlato anche il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il vertice del 2024 ad Assisi con tutti i ministri del G7 su inclusione e disabilità – ha detto – ha consentito un cambio di mentalità a livello globale su questi temi, sia di in termini di consapevolezza, sia di investimenti”.
I giorni del vertice sono stati organizzati dai ragazzi con disabilità; dalle attività ludiche e di promozione all’accoglienza, dai pranzi e cene ai gadget donati ai partecipanti. “Ritengo che tutti, anche con gravi disabilità, dobbiamo avere delle opportunità: una casa, una dimensione abitativa, opportunità ricreative, affettive, sociali. Come Governo investiamo in attività e ricerca per una vita piena e indipendente”.