Meeting Rimini. Dibattito aperto sul nuovo nucleare

Per il ministro Gilberto Pichetto Fratin Il nuovo nucleare è necessario per soddisfare le esigenze energetiche e la crescita del Paese

Energia nucleare al centro delle attenzioni del Meeting di Rimini.
Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’ambiente e della transizione energetica, al punto stampa del Meeting di Rimini, interviene sul tema. “Non possiamo andare avanti coi fossili in eterno, dobbiamo decarbonizzare”. Per Pichetto Fratin, “con l’energia che consumiamo (305 miliardi di kilowatt), ci dicono gli analisti, avremo un incremento della domanda energetiche raddoppiata nei prossimi 10-15 anni. Come arriveremo a 650-700 kilowatt?, si è domandato il Ministro. Il fotovoltaico non basta. Il nuovo nucleare è una modalità di integrazione che possiamo avere nel prossimo decennio”.

Sul tema è intervenuta anche Francesca Mariotti, presidente di Enea.
“Sgomberiamo il campo: una transizione energetica credibile e fattibile non può prescindere dal nucleare. Se vogliamo fare la transizione nel nostro Paese, il nucleare deve esserne parte integrante.” Lo ha dichiarato Francesca Mariotti, presidente di ENEA, intervenendo al Meeting di Rimini durante il convegno “Dentro la transizione energetica: quale ruolo per il nucleare?”. Mariotti ha definito “sterile” il dibattito tra favorevoli e contrari al nucleare, sottolineando che la vera questione è “come integrare il nucleare nel mix energetico italiano”. Negli ultimi anni, ha osservato, il confronto sul tema ha acquisito nuovo vigore, segnando un’apertura rispetto agli esiti dei referendum del 1987 e del 2011.
“L’Italia ha mantenuto competenze solide nel settore, una filiera industriale di assoluto rilievo – oggi orientata soprattutto all’export – e non ha mai abbandonato la ricerca”, ha aggiunto Mariotti. Il nucleare, secondo ENEA, rappresenta anche un’opportunità economica: si stimano 117mila nuovi posti di lavoro e un contributo del 2,5% al PIL. “È innegabile che ci saranno dei costi, ma in ogni tecnologia ricerca e innovazione portano sempre a una riduzione dei costi. Guardiamo a quello che è accaduto nel fotovoltaico”. Mariotti ha poi evidenziato la necessità di passare dalle intenzioni ai fatti, condividendo una roadmap chiara, fondata su una visione sistemica e un approccio pragmatico. “Occorre individuare obiettivi misurabili e definire un quadro regolatorio e normativo chiaro. La legge delega va approvata e attuata in tempi brevi”. Nel processo, ha sottolineato, va riconosciuto il ruolo strategico degli enti di ricerca, chiamati a validare sistemi di progettazione e certificare standard. Servono inoltre nuove competenze, modelli di business innovativi e strumenti di finanziamento pubblico-privato. “Va potenziato anche il ruolo dell’autorità indipendente di controllo e vigilanza. Non dobbiamo reinventarci la ruota – ha concluso Mariotti – ma solo potenziare quello che già c’è”.