Cultura
L’eucarestia fonda la città di Dio

Giorgio La Pira, l’Eucarestia, la città di Dio e la città degli uomini. L’illustre sindaco di Firenze, pioniere di una fede vissuta nell’impegno politico, amò riflettere sul significato dell’edificazione di una realtà terrena che, in qualche modo, fosse immagine di quella celeste. Preziosi, a tal proposito, sono gli appunti e gli schemi che La Pira vergò, di proprio pugno, auspicando la pubblicazione del volume “In aedificationem corporis Christi”. Le riflessioni ragionate del sindaco fiorentino, per il quale è aperta la causa per la beatificazione (è stato dichiarato venerabile da papa Francesco nel 2018), sono state raccolte alcuni anni fa in una preziosa pubblicazione della fondazione “Giorgio La Pira” di Firenze. Gli appunti di La Pira rendono ragione del suo amore per l’Eucarestia, aspetto non sempre in primo piano nella convegnistica, e per Firenze, “sognando” La Pira una “Firenze cristiana, edificata sull’Eucarestia, sul culto, sulla liturgia”. Recentemente Leone XIV ha richiamato la “città di Dio” e la “città degli uomini” di agostiniana memoria, antesignana di una dialettica temporale e spirituale mai sopita. La Pira, da politico cristiano, così declinava nei suoi appunti il pensiero dell’Ipponate: “Perché questo è stato sempre e solo lo scopo della nostra azione: rivelare i misteri del cristianesimo ed operare, perciò, per la edificazione del corpo di Cristo. Perché questa è la volontà di Dio e la esigenza stessa dell’uomo, della società e della civiltà umana: edificare il corpo di Cristo e su questa roccia – e sul modello di essa – edificare la città dell’uomo“. Il cuore degli appunti di La Pira non è però Agostino, ma Tommaso, da cui il Fiorentino coglie l’anelito all’unità, il cui fondamento ritrova nell’Eucarestia, così costantemente confermando che essa è fondamento – si direbbe fonte e culmine – della vita cristiana e di questa in società.Appuntando “la città, unità organica”, La Pira proseguí: “La città terrena riflesso di quella celeste (…). L’Eucarestia unità delle nazioni“. Difatti, aveva specificato, “l’Eucarestia edifica in terra la città celeste: effettivamente edifica la città di Dio in terra, perché edifica il culto di Dio. Edifica, in terra, la celeste Gerusalemme“. I riferimenti costanti al Vangelo, agli scritti dei santi, rivelano la profondità del pensiero di Giorgio La Pira, e ne costituiscono ad oggi un modello di politico consapevole del valore pubblico dell’istanza credente.