Leone XIV: Angelus, “l’umiltà è la forma compiuta della libertà”

“Stare a tavola insieme, specialmente nei giorni di festa, è un segno di pace e di comunione, in ogni cultura”. Così Papa Leone XIV all’Angelus di ieri in Piazza San Pietro, commentando il Vangelo domenicale. Il Pontefice ha ricordato che Gesù, accolto a pranzo da un capo dei farisei, “si fa realmente vicino, non rimane esterno alla situazione” e, notando la corsa ai primi posti, invita a riflettere sul senso autentico dello stare insieme. “Anche noi – ha detto – spesso riduciamo la vita a una gara, a come ottenere qualche riconoscimento, a come paragonarci inutilmente gli uni agli altri”. La vera libertà, ha aggiunto, si trova nell’umiltà: “Chi si esalta sembra non avere trovato niente di più interessante di sé stesso. Ma chi ha compreso di essere tanto prezioso agli occhi di Dio ha cose più grandi di cui esaltarsi”. L’umiltà, ha spiegato, “è la libertà da sé stessi: ci permette di guardare lontano, non la punta dei nostri piedi”. Infine l’invito a chiedere che la Chiesa sia “una palestra di umiltà, una casa in cui i posti non vanno conquistati e dove Gesù può ancora educarci alla sua libertà”.