Cultura
Leone XIV: ad Istanbul visiterà la mostra su Nicea
Papa Leone XIV, nella tappa a Istanbul prevista all’interno del viaggio in Turchia e Libano, visiterà anche la mostra su Nicea “Luce da Luce. Nicea 1700 anni dopo”, promossa dalla Pontificia Università della Santa Croce e dall’Associazione Patres, e realizzata con il Meeting di Rimini. Lo ha annunciato Giulio Maspero, decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce, nel corso della presentazione della mostra già allestita durante il Meeting di Rimini e che ora vedrà proprio a Roma, presso la sede del citato ateneo, la sua prima tappa itinerante, dal 7 al 13 novembre, per poi proseguire il suo percorso in Italia e all’estero, forte del successo di pubblico dell’agosto scorso, quando è stata visitata da 10mila persone, tra cui il patriarca Bartolomeo. “Bartolomeo l’ha vista a Rimini e il Papa la vedrà a Costantinopoli”, ha annunciato Maspero, sottolineando la valenza ecumenica della visita alla mostra, che verrà allestita nel cortile della cattedrale di Istanbul durante il primo viaggio apostolico del Papa. Il Concilio di Nicea, ha fatto notare inoltre Maspero, “era iniziato in una casa di preghiera, dove era un miracolo che ci stessero tutti i partecipanti, ma poi i partecipanti sono diventati tre-quattrocento ed è proseguito nella basilica messa a disposizione dall’imperatore Costantino nel suo palazzo. Chiesa ed edificio civile sono compenetrati, segno dello stretto rapporto tra la Chiesa e il mondo, tra la Chiesa e la società”. E di rapporto con la società intrattenuto dagli atenei grazie alla loro “terza missione” ha parlato Fernando Puig, rettore della Pontificia Università della Santa Croce: “Siamo in continuo contatto con la società: se non guardiamo ai bisogni e alle inquietudini della gente abbiamo perso tempo”.
“Nicea è la domanda su Gesù”, ha proseguito il rettore: “Renderla attuale, interpellando le persone del XXI secolo, è un successo della mostra che vuole dire ai nostri studenti che l’evangelizzazione è una delle cose più entusiasmanti e interessanti che si possano fare al mondo”. “Un antidoto alla cultura della prestazione, di cui soffrono soprattutto i giovani”. Così Ilaria Vigorelli, direttrice del Centro Ror (Centro ricerche ontologia), ha definito la mostra, il cui obiettivo è “far vedere che la paternità in Dio non è paternalismo, ma la paternità di colui che genera eternamente”. “L’uomo ha un profondo bisogno di qualcosa di vero, della possibilità di una vita piena”, le ha fatto eco Alessandra Vitez, responsabile delle mostre del Meeting di Rimini, mettendo l’accento sulla consonanza tra lo spirito di quest’ultima e l’impostazione generale dell’edizione di quest’anno. “Luce da Luce”, che ora diventa itinerante, è stata la possibilità di “fare esperienza di cos’è il vero bisogno dell’uomo: la possibilità di una paternità che dà gusto, consistenza e ricchezza a ogni istante della nostra vita”.
. fonte: AgenSIR
