Leone XIV: a Borgo Laudato sì, “un seme di speranza

“La cura del creato rappresenta una vera e propria vocazione per ogni essere umano, un impegno da svolgere all’interno del creato stesso, senza mai dimenticare che siamo creature tra le creature e non creatori”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della celebrazione per l’inaugurazione ufficiale del Borgo Laudato si’ a Castel Gandolfo. “Per questo è importante, come scriveva il mio predecessore, recuperare la serena armonia con il creato, per riflettere sul nostro stile di vita e i nostri ideali, per contemplare il Creatore, che vive tra di noi e in ciò che ci circonda”, la citazione della Laudato si’ di Papa Francesco. “Il Borgo Laudato si’, che oggi inauguriamo, si pone come una delle iniziative della Chiesa tese a realizzare questa vocazione di essere custodi dell’opera di Dio”, ha proseguito il Papa: “un compito impegnativo ma bello, affascinante, che costituisce un aspetto primario dell’esperienza cristiana”. Per il Papa, il Borgo Laudato si’ “è un seme di speranza, che Papa Francesco ci ha lasciato come eredità, un seme che può portare frutti di giustizia e di pace. E lo farà rimanendo fedele al proprio mandato: essere un modello tangibile di pensiero, di struttura e di azione, in grado di favorire la conversione ecologica attraverso l’educazione e la catechesi”. “Quello che vediamo oggi è una sintesi di straordinaria bellezza, dove spiritualità, natura, storia, arte, lavoro e tecnologia intendono coabitare in armonia”, l’omaggio del Papa, secondo il quale “è questa, in definitiva, l’idea del borgo: un luogo di vicinanza e prossimità conviviale. E tutto questo non può non parlarci di Dio”.