Cultura
La Giudaica di Laino Borgo, spettacolo itinerante sulla Passione di Cristo

La manifestazione si svolge per le strade del piccolo comune ogni due anni e coinvolge tutta la popolazione
Siamo quasi vicini al Triduo Pasquale che ci proietta all’evento santo della Resurrezione di Cristo. Città, paesi e piccoli borghi si apprestano a vivere questo tempo forte dell’anno liturgico, anche attraverso forme di rappresentazione che intrecciano teatro, fede e tradizione popolare. A Laino Borgo, in provincia di Cosenza, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, viene messa in scena ogni due anni la “Giudaica”, uno dei più antichi spettacoli drammatici e folkloristici itineranti del Sud Italia, che racconta l’ultimo giorno di vita di Gesù. Questa rappresentazione, tramandata da padre in figlio da ben quattro secoli, trae spunto da un antico manoscritto aulico del seicento, nel quale sono riportati con precisione i momenti salienti che hanno scandito le ultime ore dell’esistenza terrena del Signore. La storia di questa esibizione è legata a quella del Santuario della Madonna dello Spasimo, eretto nel 1557 in località “Le Cappelle” da Domenico Longo, cittadino di Laino Borgo formatosi presso i colti frati domenicani. Questi compì un viaggio a Gerusalemme e a Betlemme, da cui tornò portando con sé, tra le altre cose, alcuni disegni della Cappella che la Regina Elena aveva fatto edificare nella Città Santa. Ne fece realizzare una simile in una sua proprietà, ispirandosi a questi bozzetti. Intorno alla chiesetta vennero costruite delle Cappelline, in ognuna delle quali era raffigurata una scena della Passione. Secondo molti studiosi, il Santuario delle Cappelle fu la prima location in cui venne allestita la “Giudaica”. La commistione di elementi sacri e profani in questa recita fu inizialmente malvista dalla Chiesa del tempo. Nel 1892, infatti, il Vescovo di Cassano ordinò che lo spettacolo non avesse più luogo per le strade del paese. Successivamente la curia cambiò posizione e ne favorì lo svolgimento, tenendo presente che la Giudaica era parte integrante dell’identità lainese. Essa ha il vantaggio di trasformare Laino Borgo in un palcoscenico a cielo aperto. Dall’alba fino al tardi pomeriggio del venerdì santo vengono riproposte le scene dell’Ultima Cena, dell’Orto degli Ulivi, del Sinedrio, del Processo, della Condanna, della Crocifissione, della Morte e Deposizione di Gesù. Il copione si ripete sempre allo stesso modo, perché ciò che conta è perpetuare la tradizione così come è giunta dagli avi, facendo rivivere il giorno più buio nella storia dell’umanità, e facendo memoria del martirio più doloroso e straziante che il mondo abbia mai conosciuto. La manifestazione è costituta da 19 scene dislocate in ogni strada, vicolo o piazza della cittadina che, grazie alle sue caratteristiche architettoniche, rende l’atmosfera ancora più suggestiva. Ogni abitante di Laino Borgo è coinvolto e svolge un ruolo preciso: ci sono i figuranti (circa 150) con costumi storici, i volontari del servizio d’ordine, il regista, il resto della troupe e il pubblico. La partecipazione attiva di tutta la popolazione rende la Giudaica un evento sociale oltre che religioso, in grado di rafforzare i legami intersoggettivi e di rinsaldare le radici storiche. Assume inoltre la caratteristica di un rito sacro, in cui ogni parola pronunciata e ogni azione compiuta si caricano di devozione e stimolano a pensare a quello che sta sopra di noi, a non guardare alle nostre miserie e a riflettere che ci può essere qualcosa di meglio. Alla fine di tutta la rappresentazione si tiene una processione verso la Chiesa Madre. Laino Borgo si conferma, grazie a questo pellegrinaggio itinerante, la “Gerusalemme del Sud”. Lo spettacolo gode del Patrocinio della Provincia di Cosenza, della Regione Calabria, del parco Nazionale del Pollino e dell’Unpli. Rappresenta un volano di sviluppo e di crescita per tutta la Calabria.