Il restauro della grotta della Natività è segno di luce nuova

Il presidente dell’Anp, Abu Mazen, il 6 e il 7 novembre, si è recato in Italia in visita ufficiale, incontrando Papa Leone XIV, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il primo ministro Giorgia Meloni. Abu Mazen ha inaugurato la mostra “Bethlehem Reborn” che racconta i 10 anni di restauro della basilica della Natività. Per l’occasione ha annunciato il restauro della Grotta della Natività e confermato la sua presenza alla messa di Mezzanotte, il prossimo 24  dicembre

Più volte, durante la sua recente visita a Roma, Abu Mazen ha fatto riferimento alla ripresa dei lavori di restauro alla basilica della Natività, voluti con un decreto del presidente palestinese e che in questa nuova fase riguarderanno la Grotta dove è nato il Principe della Pace.

Il Presidente palestinese ne ha parlato anche a Papa Leone XIV e li ha annunciati inaugurando la mostra “Bethlehem Reborn” ospitata nel complesso di San Salvatore in Lauro.

Abu Mazen mi ha detto con orgoglio: “Riprendere i lavori è un segno di speranza e di rinascita per la Terra Santa. Sono molto contento”.

La Terra Santa ha sofferto e ancora soffre a causa della violenza: morte e distruzione a Gaza, limitazioni, povertà e gravi difficoltà in Cisgiordania e a Gerusalemme sono ancora presenti nel periodo dell’anno che, per fede e per tradizione, è il più sentito e atteso in questa terra benedetta.

Betlemme, albero Natale 2022 (Foto A. Sigilli)

Per le festività natalizie degli ultimi due anni, Betlemme non aveva avuto luci, canti e segni esteriori di una Festa che appartiene a tutta la città e non solo alla comunità cristiana. Betlemme solitamente colorata e festosa nei giorni del Natale, nel 2023 e nel 2024 è apparsa particolarmente vuota, triste e buia. Per due anni sono mancati i pellegrini per il Santo Natale ed è mancata la gioia condivisa con i fratelli di Gaza ma le celebrazioni religiose sono state vissute con forte intensità e fede profonda dai cristiani locali.

Il Presidente mi ha confermato la sua presenza alla Santa Messa della Notte di Natale dopo l’assenza degli ultimi due anni. Abu Mazen spesso ripete che ogni anno festeggia tre volte il Natale a Betlemme, con noi Cattolici, con i Greco-ortodossi e con gli Armeni.

L’annuncio del Presidente dei lavori alla Grotta è stato accolto con entusiasmo in Terra Santa. I restauri daranno anche un sostegno a molte famiglie dei lavoratori impegnati in questo importante progetto e di conseguenza all’economia di Betlemme, così provata dalla mancanza di pellegrinaggi.

Da sei secoli, la Grotta della Natività non aveva ricevuto interventi di restauro: la cura per un luogo di tale importanza per la Cristianità e non solo, era diventata urgente e necessaria. È la stessa cura per la vita e per il rispetto della vita che chiediamo alla comunità internazionale per gli innocenti e per gli indifesi della Terra Santa e del mondo. È necessario e urgente continuare a lavorare perché si fermino definitivamente le armi e le violenze e si torni al rispetto di leggi internazionali che tutelino la pace, la giustizia e la verità.

Gesù Bambino è nato povero, al freddo, nel buio di una grotta, circondato e avvolto dall’amore di Maria e Giuseppe. La sua luce era attesa da tempo e subito si diffuse nel mondo. La ripresa dei lavori di restauro sia il segno di una luce nuova e parte da quel luogo santo che più di duemila anni fa aveva visto nascere la Luce vera. Cura, attenzione e amore per l’umanità siano un vero segno di speranza e di pace.

Ibrahim Faltas, Custode di Terra Santa