Il film “Familia” nominato a 8 David di Donatello

Il regista cosentino Francesco Costabile porta all’attenzione del pubblico il tema della violenza tra le mura domestiche

Familia”, il film del regista cosentino Francesco Costabile, ha ricevuto 8 nomination ai prossimi David di Donatello, che saranno assegnati il 7 maggio negli Studi di Cinecittà. Le candidature riguardano le categorie: Miglior Attore Protagonista (Francesco Gheghi), Miglior Attrice Protagonista (Barbara Ronchi), Miglior Attore Non Protagonista (Francesco Di Leva), Migliore Attrice Non Protagonista (Tecla Insolia), Miglior Canzone Originale con “Atoms” di Valerio Vigliar, Miglior Sceneggiatura Non Originale, firmata da Adriano Chiarelli, Francesco Costabile e Vittorio Moroni e Miglior Casting (Anna Pennella). La pellicola concorre anche per il “David Giovani”, visto l’interesse che la tematica trattata ha suscitato nei ragazzi. Tratto dall’autobiografia Non sarà sempre così di Luigi Celeste, che uccise il padre nel 2008 dopo anni di maltrattamenti, ricevendo una condanna di nove anni in carcere, il film ripercorre la storia di una famiglia disfunzionale, i cui membri vivono rapporti tesi che sfociano in forme di aggressività estrema. Franco, il capostipite, torna nella vita della moglie Licia e dei figli, Alessandro e Luigi, dopo dieci anni trascorsi in carcere a causa degli atti di violenza perpetrati su di loro. La donna prova in tutti i modi ad allontanare il coniuge con denunce varie, mettendo a repentaglio la serenità dei suoi figli e ostentando un atteggiamento frustato e timoroso. Luigi sviluppa pian piano un carattere difficile, avvicinandosi anche ad un gruppo di estrema destra che crede possa offrirgli un posto. La precarietà di un’adolescenza vissuta con rabbia, la disgregazione dell’ambiente familiare, la denuncia, le tensioni emotive forti, le botte e un padre negativo e malvoluto sono gli ingredienti di una trama disturbante da thriller, che intende portare alla coscienza del pubblico un tema scottante senza pregiudizi: la violenza tra le mura domestiche. Il film, uscito al cinema il 2 ottobre scorso, vuole “raccontare la violenza, soprattutto quella psicologica, e mostrarne le ferite profonde che segnano l’infanzia, per sempre” ha dichiarato Costabile.