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Il Cosenza senza idee batte il Picerno ma restano i nodi…
La partita contro il Picerno, vinta con grande difficoltà, testimonia ancora una volta quanto andiamo dicendo da inizio anno: il Cosenza è forte ma ha una rosa striminzita e qualche lacuna di troppo. Inevitabile, dopo tre mesi e mezzo di campionato, che diversi giocatori accusino stanchezza e qualcuno sia costretto a dare forfait.
Così, contro il Picerno, l’ennesima squadra con poca qualità, ultima della classe, il Cosenza si è presentato con poche idee e incapace di fare male. Non è funzionato il duo Mazzocchi – Beretta, con il primo costretto a un certo punto a lasciare il campo per infortunio e il secondo che ha mostrato ancora una volta tutte le sue difficoltà fisiche, che in questo momento non gli consentono di dare un apporto alla causa. Meno male che il buon lavoro di Buscé ha consentito ad Achour di ritagliarsi il suo spazio e di mostrare le sue potenzialità. Il vero problema, però, è proprio la stanchezza di molti, ad esempio a centrocampo, dove Langella arranca e Garritano continua a non essere decisivo come può.
Detto questo, vincere era fondamentale per tenersi a stretto contatto con i primi posti, visto che il Catania corre e il Benevento è una seria candidata alla promozione. La sconfitta rimediata a Foggia aveva preoccupato i tifosi del Cosenza, proprio perché è fondamentale, fino a Natale, non allargare la forbice di punti che separa i rossoblù dalla vetta. Sempre con l’auspicio che il buon dg Gualtieri, persona di livello, e il ds Roma, che sta lavorando alacremente, portino a Cosenza rinforzi utili per la scalata vincente. Che non è facile, beninteso, ma se neanche ci si prova….

