Attualità
Il bilancio di Avvocato di Strada 2024 racconta di oltre 2600 pratiche
“In un momento storico in cui sembrano dilagare logiche economiche del profitto e del tornaconto, in cui spesso le persone sembrano chiudersi nelle loro paure e nelle loro insicurezze, la nostra azione di coinvolgimento, apertura, costruzione di relazioni è necessaria e anche rivoluzionaria, perché noi non chiniamo il mento, non ci rassegniamo e siamo disposti, quando serve, anche ad andare in direzione ostinata e contraria”. Con queste parole il presidente Antonio Mumolo presenta il bilancio sociale 2024 dell’associazione “Avvocato di Strada”, che riunisce 60 esperienze radicate sui territori di servizio legale gratuito ai senza fissa dimora. Nel 2024 – come si legge nel bilancio – si sono rivolti agli sportelli di Avvocato di Strada 2664 assistiti. Analizzando nel dettaglio la loro provenienza, il 21% è costituito da cittadine e cittadini italiani. I cittadini comunitari (provenienti dall’Europa, esclusa l’Italia) rappresentano il 5%, mentre gli utenti extracomunitari ammontano al 74%. Significativo è il numero di persone provenienti dai Paesi del Nordafrica, 772 sulle 2466 totali, che rappresentano circa il 30% degli assistiti. 79%. Sono 523 le pratiche (21%) che riguardano cittadini italiani, 174 pratiche il diritto di residenza, 8 l’attribuzione del codice fiscale. 122, in totale, le pratiche di diritto amministrativo.Le pratiche penali si attestano all’8%. Le pratiche relative al diritto dei migranti si attestano al 25%. Secondo Avvocato di Strada, “la mancanza di riforme legislative ha impedito di risolvere i problemi che da anni affliggono i servizi per i migranti: una burocrazia ancora impreparata a superare le barriere linguistiche e spesso diffidente nei confronti dei nostri assistiti, rallentata da procedure eccessivamente complesse”.
