Giubileo. L’entusiasmo dei giovani, pellegrini di Speranza, coinvolge tutta Roma

Messa di benvenuto ieri in Piazza San Pietro, presieduta da Mons. Fisichella, conclusa con la sorpresa del Papa. Giro in papamobile e saluto ai Giovani.

La bellezza di Roma, per la sua arte, siamo abituati ad apprezzarla anche se ogni volta la si ammira con una luce nuova, ma la bellezza che ha riempito ieri sera i nostri occhi in piazza Piazza San Pietro non ha eguali. Emozioni, colori, canti, bandiere, abbracci, hanno riempito di bellezza i nostri cuori. La Messa di benvenuto ha dato ufficialmente il via al Giubileo dei Giovani che in questi giorni in migliaia sono giunti nella Capitale. I giovani li si vede ovunque, per le strade, sui marciapiedi, alle fermate degli autobus, nella basiliche papali, nelle parrocchie della diocesi, nelle scuole dove alloggiano, davvero ovunque. Nella città di Roma in questi giorni sta succedendo qualcosa di straordinario, ragazze e ragazzi da ogni parte del mondo per abbracciare il Papa nel cuore della Chiesa. Ognuno con la sua storia, con le proprie origini, con dei sogni, dei progetti, con le proprie fragilità, è uscito fuori dai confini della quotidianità con sacrificio e coraggio per farsi pellegrino di Speranza in questo anno giubilare e per testimoniare ai propri coetanei, che sono rimasti a casa o che hanno preferito andare in vacanza, che fuori dalle proprie abitazioni, dalle proprie parrocchie, dalla propria città, c’è un mondo meraviglioso. E che non c’è cosa più bella che condividere con gioia la propria fede, e testimoniarla davanti a Pietro.

Ieri, primo appuntamento di questa lunga settimana giubilare dedicata ai giovani, fatta di fede, preghiera e festa, dopo la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile del Giubileo 2025, una lieta sorpresa. Il Prefetto Fisichella ha ricordato all’immensa folla dei giovani presenti in Piazza che “l’amore vince sempre”, e nel saluto iniziale li ha esortati a vivere “questi giorni con gioia e spiritualità̀, scoprendo nuove amicizie, ma soprattutto contemplare Roma e le tante opere d’arte espressione della fede che hanno generato tanta bellezza. Siamo qui – ha aggiunto – per trasmettere la fede e comprendere il grande valore che Gesù Cristo possiede nella nostra vita. Rispondiamo con entusiasmo: in questi giorni, Roma con tutto ciò che rappresenta è nelle vostre mani“. Ma l’esplosione dei giovani, che hanno partecipato alla Messa tra silenzio e preghiera nonostante un po’ di stanchezza, è arrivata quando Mons. Fisichella ha annunciato che stava per esserci una sorpresa: il saluto del Papa. Un boato, un coro unanime che è arrivato oltre Tevere, accompagnato dallo sventolio delle tantissimi bandiere di ogni parte del mondo, che si è ripetuto più volte per tutta la durata del giro in papamobile di papa Leone XIV che è arrivato fino a Piazza Pia per salutare tutti i giovani presenti. La gioia non si è fermata nemmeno davanti alla parole che il Santo Padre ha voluto rivolgere in tre lingue: italiano, spagnolo e inglese. “Siete il sale della terra, siete la luce del mondo” ha detto a gran voce il Papa, “il mondo ha bisogno del messaggio di speranza e voi siete questo segno di speranza nel mondo“. Ed ancora “potete dare una luce alla città di Roma, all’Italia e a tutto il mondo. Il nostro grido deve essere per la pace nel mondo“. Leone XIV nel suo breve saluto ha invitato le migliaia di giovani a ripetere tutti insieme “vogliamo la pace nel mondo“, e prima di impartire la sua benedizione ha invitato a pregare per la pace ricordando che “siamo testimoni di pace e di riconciliazione“. Infine ha salutato la “sua gioventù” con queste parole: “Ci vediamo a Tor Vergata. Buona settimana!“.