Giubileo diocesano. La basilica di Santa Croce in Gerusalemme

Collocata sulla via Eleniana, custodisce le reliquie della Passione di Gesù

La basilica di Santa Croce in Gerusalemme conserva le reliquie della Passione del Signore. Vicinissima alla Cattedrale di Roma, la basilica di San Giovanni in Laterano con il suo battistero, la chiesa di Santa Croce è legata alla figura di Sant’Elena, mamma dell’imperatore Costantino. Ella, infatti, a seguito della vittoria di Ponte Milvio, dal 326 al 328 percorse un viaggio in Terra Santa, da dove recò a Roma le reliquie.
La costruzione della chiesa venne iniziata intorno al 350.


Sulla particolare facciata dell’edificio sacro si trovano le statue che ritraggono proprio Costantino e Sant’Elena.
Difatti, la chiesa è la basilica “eleniana”, a pochi metri da Porta Maggiore.
All’interno della chiesa, e in particolare in una cripta inferiore all’Altare maggiore, rimane testimonianza della presenza di Sant’Elena con la cappella a lei dedicata, dove è presente traccia dell’antica conservazione delle reliquie.
Tante le tracce storiche legate alla basilica di Santa Croce. Pagine che hanno ispirato anche la Legenda Aurea di Jacopo da Varazze. Copiosa la produzione artistica legata alla basilica eleniana.
La basilica di Santa Croce in Gerusalemme fu inserita da San Filippo Neri tra le sette chiese romane luogo di pellegrinaggio soprattutto nel tempo di quaresima e di Pasqua.

Sul lato sinistro della Basilica eleniana sono conservate le reliquie della Passione: i frammenti della Grotta della Natività e del S. Sepolcro, la falange del dito di San Tommaso, il patibolo del buon ladrone e due spine provenienti dalla Corona di Gesù.
Nella stessa teca è conservato anche Il Titulus Crucis- la tavoletta reliquia della Croce, che rimanda direttamente alla narrazione del capitolo 19 del vangelo di Giovanni e che ha ricevuto copiosi studi.

In un’altra cappella, meta di venerazione, è il sepolcro della piccola Antonietta Meo “Nennolina” (1930-1937), morta prematuramente. “Quando soffro, io penso subito a Gesù e allora non soffro più ! Per non soffrire, è tanto semplice: invece di pensare ai tuoi dolori, pensa a quelli di Gesù, che ha tanto sofferto per noi e vedrai che non sentirai più nulla”.

  • Le foto sono di Parola di Vita