Emergenza freddo. La macchina della solidarietà

Nuovi posti letto ricavati a Casa San Francesco, acquistati 60 sacchi a pelo da destinare ai senza tetto

Gelo in città. Quando le temperature si abbassano e il freddo pungente piega in due dal dolore chi è fortunato si rifugia nella propria casa. Fortuna, sì. Perchè poter contare su un tetto sulla propria testa è ancora troppo spesso un lusso che tanti, troppi, non possono permettersi. Allora ci si accorge degli ‘invisibili’, quelle persone che per scelta, caso o per problemi insormontabili vivono in strada. Sotto le pensiline degli autobus, sulle panchine, nelle stazioni o sui marciapiedi. Su giacigli di fortuna fatti di cartone ci si ripara come si può. C’è chi indossa più abiti per riscaldarsi, chi, invece, ha a disposizione solo una coperta, talvolta logora, per un po’ di tepore, giusto il tempo di chiudere gli occhi e scivolare nel sonno, magari sognando di trovarsi in un posto migliore. Come aiutare i senza dimora? A Cosenza sono tanti i senza tetto. Padri separati che non possono permettersi di pagare l’affitto di casa per mantenere i figli, famiglie sfrattate, donne, ma anche tanti ragazzi fragili che hanno alle spalle storie di detenzione o ragazzi usciti dai circuiti ministeriali di accoglienza. A Cosenza ad aprire le sue porte è casa San Francesco. “Quest’anno non è prevista la tenda riscaldata che abbiamo utilizzato gli scorsi anni per accogliere la notte i senza tetto. Per accogliere le persone abbiamo allestito dei posti letto in più nel salone al piano terra”. A raccontarlo a PdV è Pasquale Perri, direttore di Casa San Francesco. “Sono dodici i posti che siamo riusciti a ricavare, possono essere utilizzati non solo ora, ma tutto l’anno. Accede chi fa richiesta, in più facciamo accedere altre persone quando si crea un posto a seguito di un trasferimento in comunità. Purtroppo i posti a disposizione sono pochi, abbiamo acquistato sessanta sacchi a pelo isotermici da donare a chi resta in strada”, conclude. A potenziare l’assistenza ci sono anche le Unità mobili che offrono assistenza agli homeless. Tante le associazioni che distribuiscono coperte e un pasto caldo. Non manca poi una parola sincera di conforto. La città è ancora capace di gesti solidali.