Dipignano. Successo per la festa della Polenta

Sessant’anni di amicizia tra Dipignano e Ponti: celebrato il gemellaggio con la tradizionale “Festa della Polenta”

Dipignano, 7 settembre 2025 — Una giornata all’insegna dell’amicizia, della tradizione e dei sapori autentici ha unito ieri, come accade da sei decenni, le comunità di Dipignano (CS) e Ponti (AL). In occasione del sessantesimo anniversario del gemellaggio tra i due comuni, si è svolta con grande successo la Festa della Polenta, un evento che ha visto la partecipazione di cittadini, istituzioni e associazioni culturali.
L’iniziativa, nata per rinsaldare i legami tra i due paesi uniti da affinità storiche, culturali e sociali, ha trasformato il centro di Dipignano in un vivace teatro di incontri, musica, folklore e, naturalmente, buon cibo. Protagonista indiscussa della giornata è stata la polenta, preparata secondo la ricetta tradizionale piemontese.
La Festa della Polenta, cuore pulsante del gemmellaggio, ha dato vita ad una rievocazione storica suggestiva e carica di ricordi. L’evento affonda le sue radici in un episodio del 1571, narrato dalla tradizione locale: un gruppo di abili calderai di Dipignano giunse a Ponti, stremato e affamato, e chiese ospitalità al Marchese Cristoforo Del Carretto. Egli promise loro ospitalità e farina per polenta in cambio della riparazione di un enorme paiolo malandato. I “quadarari” riuscirono nell’impresa ed il Marchese mantenne la sua promessa: un gesto di generosità che fu coronato con una grande festa a base di polenta, frittata, merluzzo, cipolle e vino, consumata fraternamente dai pontesi e dai dipignanesi.
Durante la festa, il momento clou è stato il corteo in costume d’epoca, che ha magicamente trasportato i partecipanti al 1571. I figuranti, tra cui molti giovani, hanno sfilato nelle vie del centro storico con abiti analoghi a quelli dell’epoca: tuniche, grembiuli in stile rinascimentale, attrezzi artigianali ed il pesante paiolo da risistemare. Il corteo ha ricostruito simbolicamente l’arrivo dei calderai a Ponti, il loro incontro con il Marchese Del Carretto e la promessa mantenuta, culminando nella preparazione del “polentone” come segno di fraternità.
Questo momento rievocativo non è solo spettacolo: è memoria collettiva, un modo per ricordare che la solidarietà e il rispetto reciproco sono valori che superano confini geografici e temporali. L’arte dei calderai e la generosità del Marchese Del Carretto, entrambe incarnate nella rievocazione, simboleggiano la possibilità di costruire legami forti a partire da atti di cura e collaborazione.
La giornata è stata suggellata da una cerimonia istituzionale, durante la quale i sindaci Gaetano Sorcale (Dipignano) e Antonella Giuseppina Poggio (Ponti), hanno rinnovato il patto di fratellanza firmato per la prima volta nel 1965.
“Sessant’anni fa i nostri predecessori ebbero la visione di costruire un ponte tra due comunità apparentemente lontane, ma unite dagli stessi valori di solidarietà e cooperazione”, ha dichiarato la sindaca piemontese.
”Oggi più che mai quel legame continua a essere vivo e fecondo, come dimostra la partecipazione calorosa di tutti voi”, ha aggiunto Sorcale.
Anche quest’anno, la polenta è diventata simbolo tangibile di questo legame. Accompagnata da frittata di cipolle, merluzzo e vino, è stata servita in piazza in un momento di comunione festosa. Anche questa usanza, come la rievocazione, richiama alla condivisione autentica, alla condivisione di risorse, tradizioni e sentimenti.
La piazza centrale si è animata con spettacoli di gruppi folkloristici provenienti da entrambe le regioni e da una mostra fotografica che ha ripercorso i momenti salienti dei 60 anni di gemellaggio.
Il gemellaggio tra Dipignano e Ponti si conferma così un esempio virtuoso di cooperazione tra territori, capace di superare distanze geografiche e generazionali nel segno della condivisione e del rispetto reciproco.
Arrivederci all’anno prossimo….
Antonio Crescibene