Dal mercato la riprova che Guarascio non vuole rilanciare il Cosenza

Difficile parlare di calcio giocato in questa situazione ambientale così strana, certamente generata dalle scelte della società. Ma il calciomercato è un ulteriore polso della situazione attuale e delle scelte per il futuro sportivo.
Guarascio non ha ceduto e non ha finora avuto intenzione reale di farlo, a fronte dei proclami compiuti. Non ha neanche mai parlato, a testimonianza dell’assoluto disinteresse a ricucire un rapporto che, a memoria, non è mai stato così pessimo nella storia del Cosenza.
Dal mercato è uscita chiaramente la notizia che la società non ha inteso rinforzare la squadra colmando le tante lacune presenti in rosa.
Ai rossoblù, secondo quanto appreso da radiomercato, era stato offerto Perina, ma Lupi e Roma hanno declinato l’invito, preferendo affidarsi a Vettorel. Una scelta alquanto strana, specialmente dopo la prestazione insoddisfacente del pipelet contro la Salernitana.
Non è arrivato neanche l’attaccante che si attendeva, in linea evidentemente con la maggior parte delle stagioni dell’era Guarascio, a prescindere dalla categoria.
Sono rimasti Dalle Mura e Ricciardi, nonostante i mal di pancia, e probabilmente almeno il secondo non sembra essere al centro del progetto tecnico di Buscé.
Il tentativo di cessione di D’Orazio poi è la ciliegina sulla torta di un mercato che poteva essere ben peggiore, e in ogni caso testimonia come questa società non abbia alcuna intenzione di darsi dei punti di riferimento.
Il tecnico, che aveva invocato interventi sul mercato, non sarà soddisfatto dell’arrivo del solo Langella. Di certo si aspettava di più, probabilmente in ogni reparto.
A guardare la rosa, il Cosenza non è poi così malvagio. Ma sono tante le lacune tecniche e, soprattutto, ogni buona potenzialità – come detto più volte – è frenata dai limiti della società.