Cosenza & Mercato. La storia si ripete ogni anno…

La storia è bella perché ti fa guardare e anche immaginare il passato. Che poi insegni qualcosa per l’oggi, almeno lo si auspica. Vale anche per il calcio, che produce storia. Quella della pedata a Cosenza è senz’altro di spessore, con figure ed eventi di rilievo anche nazionale. Ma la premessa non può essere più lunga, pena il non centrare il dato.

E il dato è chiaro. Chi guarda alla storia del Cosenza calcio ‘era Guarascio’ si trova, a campionato al via, inevitabilmente con una rosa scarna e ancora in formazione. Il cronista, di anno in anno, rivive sempre lo stesso film: mercato insufficiente, ancora in itinere, allenatori costretti a dire alla piazza che si attende il completamento della rosa e intanto vengono convocati i ragazzini. Una costante che è filastrocca e cifra caratterizzante di una gestione sportiva che, col passare degli anni, è diventata snervante per il tifoso, che mai come quest’estate nella storia del Cosenza ha manifestato tutta la sua contrarietà alla società. L’analista della storia del 2050 rileverà di certo questo.

Eppure la storia dei successi sportivi insegna che chi meglio programma più possibilità ha di vincere. Insomma, chi improvvisa di solito non racimola nulla di che. È principio basilare dell’economia, che le risorse sono la base del risultato. A questi lido, però, a tanto non si è mai arrivati. A Cosenza sembra esserci sempre qualche ‘difetto di fabbrica’, per dirla con un proverbio, che deteriora anche quello che, potenzialmente, può essere positivo, o che in altre piazze lo sarebbe certamente perché c’è un marchingegno ben coeso.

Alla prova del 9, per saggiare i proclami dei tesserati di qualche settimana addietro, ci sono le cessioni eccellenti e gli acquisti. Di solito, lo insegna la storia di questi 15 anni scarsi, l’estate è la stagione in cui si smonta il giocattolo e si rifà tutto da capo, stravolgendo la squadra. Per ora, è già così pure quest’anno, con calciatori di sicura utilità in serie C che hanno lasciato la città e altri che, con acuti mal di pancia, hanno già le valigie pronte. Come sempre, è tutta una incognita.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole.