Cosenza. Approvato il bilancio di previsione

Voto favorevole di 22 consiglieri di maggioranza e con l’astensione di una consigliera. Al momento di votare il documento contabile, l’opposizione ha abbandonato l’aula

Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca e riunitosi questa mattina nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, ha approvato, dopo una seduta che prevedeva ben 19 punti all’ordine del giorno, il bilancio di previsione 2026/2028 e le altre pratiche direttamente collegate al documento contabile.

Il bilancio di previsione, illustrato dal dirigente del settore Programmazione, risorse finanziarie e bilancio, Marco De Rito, è stato approvato con il voto favorevole di 22 consiglieri di maggioranza e con l’astensione della consigliera comunale Bianca Rende. Al momento di votare il documento contabile, l’opposizione, per come era stato preannunciato dal consigliere Giuseppe d’Ippolito, ha abbandonato l’aula.

La seduta era cominciata con la discussione sulla ratifiche delle due variazioni di bilancio inserita in via d’urgenza all’ordine del giorno del civico consesso. Le due variazioni sono state approvate con 23 voti della maggioranza. Contrari i consiglieri d’opposizione Giuseppe d’Ippolito, Ivana Lucanto, Alfredo Dodaro, Michelangelo Spataro e Francesco Luberto.

Ad illustrare la due variazioni al bilancio è stato lo stesso dirigente del settore Programmazione, risorse finanziarie e bilancio, Marco De Rito. “La prima delle due variazioni – ha ricordato De Rito – è stata approvata con delibera di giunta n.172 del 5 novembre 2025. L’altra variazione è stata approvata con delibera di giunta n.197 del 28 novembre 2025. Per entrambe – ha spiegato il dirigente – è sorta la necessità di approvarle in via d’urgenza e quindi preventivamente sono stati richiesti i pareri all’organo di revisione sull’esattezza delle delibere di variazione. L’organo di revisione ha rilasciato regolarmente parere favorevole con due distinti pareri. Questo fa capire che fondamentalmente le poste inserite all’interno delle variazioni hanno una correttezza sia con riferimento alla compostezza dei dati che con riferimento agli equilibri di bilancio. Nello specifico, con la prima variazione si dà seguito alle richieste pervenute dai settori. Dando peso agli importi maggiori, si vede che è stata chiesta una serie di trasferimenti, concessi al Comune, al settore welfare, come il Fondo assistenza autonomia e comunicazione per gli alunni disabili per circa 160 mila euro che vede l’allocazione nel bilancio sia in entrata che in uscita, l’assegnazione dei fondi dallo Stato, relativi alla quota del 5 per mille, per 1.700 euro, i contributi dello Stato per l’affidamento dei minori in forza di sentenza dell’autorità giudiziaria per 100 mila euro, una maggiore previsione di entrata per quanto riguarda la TARI per 431.819,14 che è stata totalmente riassorbita dall’incremento del Fondo crediti di dubbia esigibilità per lo stesso importo e che di fatto ha messo in sicurezza le casse dell’Ente inserendo un maggior introito della TARI in un fondo che impedisce poi di spendere e che può tornare utile in momenti di difficoltà del bilancio di previsione. Fin qui – ha detto ancora De Rito -le entrate e le spese in conto corrente e non quelle in conto capitale  che, per differenza, vedono nella variazione quelle che sono le richieste dei vari settori e che riguardano il contributo regionale per il potenziamento del Teatro comunale Rendano per 500 mila euro, il progetto Agenda Urbana per 432 mila euro, l’abbattimento e la ricostruzione del palazzetto dello sport di Donnici per 2 milioni e 700 mila euro e il trasferimento avvenuto dal GSE per il palazzetto dello sport di Donnici per un ulteriore 1 milione 104 mila euro. Infine, il contributo per il restauro conservativo della Chiesa di San Francesco d’Assisi per 1 milione 110 mila euro. Questi importi vengono inseriti in bilancio sia in entrata che in uscita essendo dei finanziamenti”.

Con riferimento alla seconda variazione di bilancio, il dirigente Marco De Rito ha sottolineato, inoltre, che “si è dato spazio alle varie richieste provenienti dai settori e anche qui volendo elencare le richieste di una certa consistenza, si ricomprendono le risorse per il concertone di Capodanno di Piazza dei Bruzi (320 mila euro), una richiesta per implementare un nuovo servizio turistico per 20 mila euro, l’istituzione, all’interno del bilancio, di nuovi capitoli e nuovi importi per dei contributi che il fondo nazionale per la non autosufficienza ha erogato a favore del Comune per 737 mila euro, il progetto Destinazione per interventi a favore di preadolescenti e adolescenti per 513 mila euro, il progetto Educational frame work di supporto alle famiglie con educatori familiari per 179 mila euro, l’inserimento, all’interno del bilancio, del contributo regionale per i libri di testo, per un importo di 483 mila euro che si sommavano allo stanziamento già previsto di 300 mila euro e quindi per un contributo annuale definitivo di 783 mila 450 euro”.

Si è poi dato corso alle dichiarazioni di voto sulla ratifica delle variazioni al bilancio.

Il consigliere Giuseppe d’Ippolito è intervenuto contestando lo stanziamento di 30 mila euro per la Notte Bianca. “Una manifestazione che è stata annullata e di cui non c’è traccia. Cosa si fa di quelle somme?” – si è chiesto d’Ippolito. “Con le somme residue – ha proseguito – si sarebbe potuto rimpinguare il capitolo destinato al welfare, con una previsione di 10-15 mila euro da destinare alle famiglie più bisognose o in difficoltà”. D’Ippolito ha concluso il suo intervento auspicando che l’aula “voglia cogliere questo suggerimento per un voto di astensione, anziché contrario”.

A d’Ippolito ha risposto a stretto giro il Presidente del consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, sottolineando che le informazioni riferite dal consigliere di Fratelli d’Italia non fossero veritiere e che nessuna variazione di bilancio è intervenuta per la Notte Bianca.

Si è poi passati alla trattazione del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari. Il punto è stato illustrato dal dirigente del settore Patrimonio, Giuseppe Bruno che ha sottolineato come “con la delibera del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni degli immobili di proprietà comunale si rispetta un obbligo normativo inerente la costituzione e la pubblicizzazione di un elenco di beni pubblici potenzialmente oggetto di vendita o altre forme di valorizzazione. Nell’elenco si sono distinti sia terreni che edifici, Dal piano sono stati espunti tutti i beni nel frattempo venduti”. Il punto in questione è stato approvato dal Consiglio con 22 voti a favore e 5 astenuti.

Sul punto successivo, il programma triennale delle forniture di acquisti di beni e servizi ha poi brevemente relazionato il dirigente del settore Tributi, Carmelo Misiti. Il Consiglio lo ha poi approvato con  22 voti a favore e 5 astenuti.

Si è quindi proceduto alla illustrazione, da parte dell’Assessore all’urbanistica, Giuseppina Incarnato, del 5° punto all’ordine del giorno e cioè alla verifica della quantità delle aree e dei fabbricati da destinare alla residenza e alle attività produttive e terziarie da cedere in proprietà o in diritto di superficie e alla determinazione dei prezzi di cessione per l’anno 2026. L’Assessore Incarnato ha sottolineato che “uil punto in questione riguarda una deliberazione preliminare all’approvazione del bilancio che è una mera presa d’atto rispetto al regolamento Istat e riguarda la verifica annuale delle aree dei fabbricati comunali destinati a residenza, sia abitativa che pubblica, ad attività produttive e attività terziarie, sia per le opere di urbanizzazione che per il prezzo di cessione delle aree. Per il 2026 ci sarà semplicemente un adeguamento dei costi rispetto ai parametri Istat”.   Il punto è stato poi approvato dal Consiglio con 22 a favore e 4 astenuti.

Sul programma triennale delle Opere pubbliche, di cui il civico consesso si è occupato subito dopo, ha relazionato l’Assessore ai lavori pubblici, Damiano Covelli.

Covelli ha ricordato che “con la Delibera di Giunta Comunale n. 187 del 25 novembre 2025, è stato ufficialmente approvato il Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2026-2028 per la città di Cosenza. Questo nuovo piano include alcuni interventi già pianificati nel precedente Programma 2025-2027, che saranno realizzati a breve, oltre a introdurre ulteriori opere”. Tra gli interventi ereditati dal precedente programma l’Assessore Covelli ha elencato  la Riqualificazione edilizia per il collocamento della nuova sede del Comando dei Vigili Urbani, di importo pari a € 1.884.491,23, il Progetto Riqualificazione sociale e culturale del centro storico di Cosenza – area Casali : rigeneration city, di importo pari a € 1.350.000,00, il 2° lotto del Contratto di Quartiere S. Lucia, di importo pari a € 4.131.655,19 e il 2° lotto dell’Intervento di restauro del Complesso Monumentale di San Domenico, di importo pari a € 2.337.074,00 finanziato con i fondi CIS “Cosenza – Centro Storico”. Inoltre Covelli ha ricordato il completamento della messa in sicurezza di via Petrarca-via Paradiso, di importo pari a € 5.000.000,00; la realizzazione di un nuovo impianto di videosorveglianza cittadina su viale Giacomo Mancini – Parco Benessere, di importo pari a € 225.366,00. “A queste opeere si sono aggiunte – ha rimarcato ancora Covelli – grazie alla nostra capacità di reperire risorse, la demolizione e ricostruzione del Palazzetto di Donnici, di importo pari a € 3.804.000,00, così come quello di Casali, già appaltato”. Tra le altre opere inserite nel programma triennale dei Lavori Pubblici, Damiano Covelli ha, inoltre, ricordato, esprimendo particolare soddisfazione, il restauro conservativo e valutazione del rischio sismico della Chiesa di San Francesco d’Assisi, di importo pari a € 1.116.555,00, la qualificazione ed integrazione funzionale della trama verde del Parco Nicholas Green, la riqualificazione di Piazza Cappello, “una delle priorità del Sindaco”, di Piazza Skanderbeg e della scalinata dei Due Leoni e, inoltre l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica di Corso Mazzini, l’illuminazione Artistica del Centro storico di Cosenza con relativo efficientamento energetico. Un posto importante nel Piano triennale dei Lavori pubblici occupano anche la messa in sicurezza della copertura della sala Quintieri del Teatro Rendano, la messa in sicurezza della Scuola Primaria “Lydia Plastina Pizzuti” e quella della palestra-auditorium della Scuola “Fausto Gullo”. Il programma triennale dei Lavori Pubblici ha ottenuto il via libera del civico consesso con 22 voti a favore e 5 astenuti.

Sui successivi punti (conferma aliquota IMU, delle tariffe per l’applicazione dell’Imposta comunale di soggiorno, conferma dell’addizionale Irpef anno 2026 e l’approvazione delle tariffe 2025 del canone unico patrimoniale) ha relazionato il dirigente del settore tributi Carmelo Misiti. “Le proposte depositate in consiglio – ha detto Misiti – riguardano la conferma delle imposte quali addizionale irpef, imu e imposta di soggiorno e la definizione delle tariffe per i servizi del canone unico patrimoniale. Si tratta in sostanza di una conferma delle imposte precedentemente approvate per l’anno 2025 che quindi restano validate anche per il 2026. Su iniziativa della giunta comunale, che ha modificato i coefficienti di propria competenza, si approva una sostanziale revisione delle tariffe del canone unico patrimoniale per l’anno 2026 in attesa di una più organica revisione del regolamento comunale che verrà realizzata nel prossimo anno. L’attività che sarà posta in essere – ha concluso Misiti – sarà tesa alla riduzione della base impositiva che l’Amministrazione esercita  sul territorio e che dovrà andare incontro alle esigenze di tutte le fasce di popolazione”. I punti dal 7 al 10 dell’ordine del giorno sono stati approvati con 23 voti favorevoli e 4 astenuti.

Si è poi arrivati alla trattazione del punto più atteso, l’approvazione del bilancio di previsione 2026/2028, preceduta dalla nota di aggiornamento al DUP 2025/2027. Anche in questo caso la relazione introduttiva è stata svolta dal dirigente del settore Programmazione, risorse finanziarie e bilancio, Marco De Rito.

La relazione al bilancio di previsione del dirigente De Rito

De Rito ha ricostruito il percorso che ha portato alla redazione ed elaborazione del documento contabile. “Il bilancio di previsione 2026-2028 – ha sottolineato – è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale che, per il secondo anno consecutivo,  già dall’approvazione del DUP, avvenuta nel mese di luglio,  aveva dato come atto di indirizzo quello di approvarlo entro i termini ministeriali, pertanto decidendo di non usufruire del termine di proroga. Successivamente all’approvazione del Dup, con Delibera di giunta n. 156 del 25/09/2025 era stato dato indirizzo ai diversi settori per la redazione dello stesso bilancio. A seguire, accogliendo le indicazioni date dalla giunta, il settore finanziario, già nel mese di settembre, ha iniziato la programmazione e quindi è stato trasmesso il bilancio tecnico ai vari settori. A seguito di tali atti, i diversi settori comunali hanno iniziato a sviluppare le rispettive necessità. Anche le commissioni consiliari – ha aggiunto il dirigente De Rito – si sono fatte portavoce della volontà della giunta  ed al loro interno sono state sviluppate le opportune riflessioni poi trasformate in proposte di bilancio dai vari settori. Nel merito – ha detto ancora De Rito – il bilancio di previsione tiene conto di quelle che sono le richieste dei settori, ma anche di quella che è la necessità finanziaria, considerando sempre che il Comune di Cosenza è un comune che ha affrontato un dissesto nel 2019 e che ha un piano di rientro sottoscritto con il Ministero, configurandosi a suo carico, pertanto, un obbligo di integrare le quote di rientro annuali. Il bilancio di previsione vede l’applicazione di un disavanzo che per il triennio 2026/2028 è di circa 1.997.602,56 euro per ogni annualità. Quindi, partendo dalla necessità di ripianare il bilancio, non ci sono state grandi possibilità di manovra per molte decisioni, ma, in ogni caso, si è tenuto conto delle richieste dell’Amministrazione e di quelle dei settori comunali. Dopo aver inserito le spese essenziali ed incomprimibili, e cioè le spese per le utenze, per gli stipendi del personale e le spese per mutui e interessi, vale a dire tutto ciò che riguarda le poste fondamentali del bilancio, si sono ascoltate le volontà dell’Amministrazione tramutate in richieste dai settori. Nello specifico-ha spiegato ancora il dirigente Marco De Rito – l’Amministrazione ha voluto mantenere le obbligazioni già assunte nei confronti del personale dipendente, dando corso alle relative spese e predisponendo gli stanziamenti coerenti con i rinnovi contrattuali, sia per il comparto che per i dirigenti. Altra richiesta da parte dell’Amministrazione e di cui si è tenuto conto nel bilancio è quella della destinazione degli oneri di urbanizzazione decisa dalla giunta con delibera n.189 del 25 novembre scorso che ha destinato, su una previsione di incamero di un milione e mezzo di euro, 750 mila euro al comparto della manutenzione e altri 750 mila euro alla manutenzione straordinaria. Questi sono i due segnali forti che l’Amministrazione comunale ha voluto rimarcare. Dalle richieste inviate dai settori comunali, invece, è scaturita un’apertura con il settore Ambiente per la realizzazione del Piano del Verde che trova copertura finanziaria sui pertinenti capitoli di bilancio per 250.000 euro. Inoltre è emersa la necessità di incrementare e di potenziare ulteriormente e di valorizzare il patrimonio arboreo, prevedendo in bilancio 150.000 euro. Un’altra proposta inserita in bilancio è quella dell’assessore alla salute Maria Teresa De Marco, per la conferma,  anche per il 2026, della manifestazione “Cosenza città in salute” che ha riscosso un notevole successo nell’esercizio che si sta concludendo”. Il dirigente ha sottolineato, durante l’esposizione, di come sia stato inserito nel bilancio il piano triennale dei lavori pubblici che prevede una miriade di nuovi interventi strutturali tra i quali il secondo lotto di lavori del quartiere Santa Lucia per euro 4 milioni e100.000 euro, il secondo lotto del complesso monumentale di San Domenico per euro 2 milioni e 300 mila euro, nonché il rifacimento dei palazzetti dello sport di Donnici e di Casali. Il dirigente De Rito ha, inoltre, evidenziato l’attenzione particolare riservata nel bilancio alle spese per gli asili nido e più in generale per il welfare. Infine il dirigente ha concluso, evidenziando come il bilancio, così come costruito nelle previsioni, protegge l’Ente da rischi e incertezze (entrate che possono non arrivare, crediti difficili da incassare, spese obbligate). Quindi, una parte delle risorse viene “messa in sicurezza” prima ancora di poter essere destinata a nuove scelte politiche. In chiusura il dirigente ha evidenziato anche come il bilancio di previsione sia stato già sottoposto al vaglio dell’organo di revisione dei conti che con proprio parere n. 96 del 15/12/2025 ha evidenziato l’esattezza della struttura di bilancio.

Dopo la relazione di De Rito, il Presidente Mazzuca ha dichiarato aperto il dibattito con il primo degli interventi, della consigliera comunale Alessandra Bresciani.

“Se fino ad oggi alcune criticità sono state tollerate – ha precisato Bresciani – da oggi sarà nostra responsabilità politica non permettere più che si ripetano. Se abbiamo ereditato problemi irrisolti, da oggi sarà nostro impegno non riconsegnarli alla città alla fine del mandato. Se finora si è proceduto con soluzioni tampone, da oggi sarà necessario intervenire in modo strutturale, definitivo e programmato”. Sulle variazioni di bilancio e sul bilancio di previsione Alessandra Bresciani ha detto a chiare lettere che “rappresentano l’occasione per tradurre questo cambio di passo in atti concreti, a partire da due luoghi simbolici della nostra comunità: il Museo dei Brettii e degli Enotri e la Città dei Ragazzi. Se fino ad oggi – ha rimarcato – l’accesso al Museo è stato compromesso da un montacarichi non funzionante e da una rampa per le persone con disabilità ancora inutilizzabile, da oggi sarà prioritario garantire piena accessibilità e inclusione. Se fino ad oggi il Museo ha dovuto sopravvivere con un budget mortificante, da oggi sarà necessario assicurargli risorse adeguate per una gestione ordinaria dignitosa. Se fino ad oggi le attività culturali e scientifiche sono state portate avanti grazie alla dedizione della Direttrice e a finanziamenti extra budget, da oggi sarà compito dell’Amministrazione garantire una copertura stabile e programmata”. Un riferimento Alessandra Bresciani lo ha fatto anche relativamente al bando per i servizi “che è rimasto fermo, mentre l’economato ha rallentato ogni intervento. Da oggi sarà indispensabile sbloccare le procedure e rendere efficienti gli strumenti amministrativi”. Con riferimento, invece, alla Città dei Ragazzi, la consigliera Bresciani ha messo in evidenza, al contrario di quanto è stato fatto finora nella provvisorietà, “la necessità di programmare una ristrutturazione completa della copertura, così come si dovrà fare per garantire alla struttura sicurezza ed igiene”. “Stiamo, infatti, parlando di luoghi educativi, culturali e identitari che meritano rispetto, programmazione e risorse. E se fino ad oggi abbiamo trovato criticità stratificate nel tempo, da oggi sarà nostro compito non lasciarle in eredità a chi verrà dopo di noi. Per questo auspico che le variazioni di bilancio e il bilancio preventivo prevedano impegni di spesa concreti, risolutivi e non più rinviabili”.

Subito dopo è intervenuto il consigliere comunale Giuseppe Ciacco che è partito da un dato significativo. “Per il secondo anno consecutivo – ha detto – il bilancio di previsione viene approvato in anticipo rispetto al termine ultimo, perentoriamente previsto dalla legge. Un dato non di poco conto. Infatti, il rispetto delle tempistiche, addirittura, con così largo anticipo, testimonia, viceversa, di un Ente, oggi, in buona salute, assistito da una efficace programmazione economico-contabile, che è alla base, per esserne la pre-condizione, di una gestione ordinata e trasparente di tutta l’attività amministrativa”. Nel definire il documento contabile Ciacco ne ha parlato come di un “documento costruito, con prudenza, in perfetta coerenza con la nostra ostinata volontà di mettere al riparo le casse dell’Ente e di preservarle. E questo connotato di oculata prudenza – ha aggiunto Ciacco – è validato non solo dai fondi che sono stati accantonati nel bilancio, ma è validato, anche e soprattutto, dal risultato di amministrazione, che, anche per quest’anno, registra il puntuale recupero della quota annuale di disavanzo imposta dal 268, le cui prescrizioni stiamo rispettando alla lettera, tant’è vero che abbiamo ricevuto, finanche, il plauso del Ministero competente”. Entrando nel merito della manovra, Giuseppe Ciacco ha sottolineato che “all’interno del bilancio è inserito un corposo piano triennale delle opere pubbliche. Noi non abbiamo prodotto fumosi piani triennali, ma abbiamo realizzato piani triennali vivi e vegeti, concreti e pragmatici. Tant’è che il precedente piano triennale è quasi tutto in esaurimento. Giusto per rassegnare un elenco meramente esemplificativo – ha aggiunto Ciacco – ricordo gli interventi al Teatro Rendano, gli asili nido, il Palasquash; il palazzetto dello sport all’interno della Città dei ragazzi, tutte opere, possiamo dire, già in carne e ossa. E, allora, in questo bilancio di previsione c’è un piano triennale in gran parte aggiornato, che parla il linguaggio di nuovi e strategici obiettivi di programmazione – il palazzetto dello sport di casali – il palazzetto dello sport di Donnici, abbandonati da oltre 30 anni e per la cui ristrutturazione sono stati stanziati 4 milioni di euro; – lo stadio San Vito – Gigi Marulla, un progetto d’avanguardia con 7 milioni di euro di investimento; – l’inizio di san Domenico 2 , – l’inizio di santa Lucia 2 – Agenda urbana, che, ora, guarda – come è giusto che sia – anche al centro della Città”. In una parola il consigliere Ciacco ha parlato di “vero e proprio intervento di rigenerazione urbana”. Quindi ha spostato l’attenzione sul “formidabile piano assunzionale”. “Da otre 25 anni, in questo Comune, non si bandiva un concorso. Noi abbiamo assunto, regolarizzato e contrattualizzato 219 unità lavorative. Tra nuove assunzioni, stabilizzazioni e verticalizzazioni. E, da qui a poco ne assumeremo altri 31 grazie alla stabilizzazione dei TIS. E, nel bilancio di previsione, per tutte le nuove figure già contrattualizzate o in via di assunzione, c’è la perfetta copertura finanziaria. Ma nel bilancio di previsione ci sono anche le garanzie finanziarie rispetto agli emolumenti obbligatori riferiti ai rinnovi contrattuali”. Ciacco ha poi parlato di “sguardo rivolto, in modo attento, alla riqualificazione del territorio”, riferendosi al censimento comunale del verde urbano, per il quale, nel bilancio, sono stati stanziati 250 mila euro, con l’inserimento di ulteriori 150 mila euro per le nuove piantumazioni. “Anche al sociale è stato dato ampio spazio, come per il finanziamento degli asili nido attualmente in essere, per garantire la prosecuzione del servizio fino alla fine dell’anno scolastico. Ovviamente rispetto ai servizi a domanda individuale – ha proseguito Giuseppe Ciacco – essendo ancora in regime di dissesto, abbiamo l’obbligo di avere una copertura minima del 36%; cioè a dire, in questo settore abbiamo le mani legate dalle prescrizioni di legge”. Nel trarre le sue conclusioni, il consigliere Ciacco ha sottolineato che “è un bilancio, che, nonostante il suo rigore tecnico, dà l’immagine di un Comune in forte risalita. Un esempio per tutti: è stata espletata ultimamente la gara per il palazzetto di Casali. Bene. Sono arrivate 21 offerte. Quattro anni fa, quando noi ci siamo insediati, le gare, in questo Comune invece andavano deserte. Quindi, senza aggiungere altro, questa è la cifra dei nostri bilanci: la cifra della dignità e dell’onorabilità dell’Ente municipale. E, in questo contesto, è davvero coerente approvare il bilancio entro il 31 dicembre, perché è la rappresentazione plastica di una ulteriore significativa assunzione di responsabilità: evitare il dannoso ricorso all’esercizio provvisorio, perché la gestione per dodicesimi è sempre un cappio invalidante”. Ciacco ha, infine, messo in luce il significativo valore politico del documento contabile. Tecnicamente, è il bilancio di previsione 2026/2028, e però politicamente, è il bilancio consuntivo 2021/2025. Io lo intendo esattamente così, e non credo di sbagliarmi. E, allora, se così è, ed è così, è un bilancio, che fotografa e descrive un modello di governo integerrimo, fondato, fin dalla prima ora, sul rigore amministrativo, sulla veridicità contabile e sulla serietà nella gestione finanziaria. E perciò, io esprimerò, con orgogliosa convinzione, il mio voto favorevole al bilancio di previsione, perché mi identifico, perfettamente, senza sé e senza ma, nell’azione di governo del mio Sindaco e della nostra Amministrazione. Oggi, più che ieri, è necessario rafforzare le ragioni che ci tengono uniti e fortificare il senso di appartenenza al nostro progetto comune. Ne vale davvero la pena, perché la speranza e il futuro di questa città stanno nelle nostre mani”.

Nel successivo intervento, il Presidente della commissione consiliare bilancio Gianfranco Tinto ha rimarcato che “la cosa più importante è capire da dove siamo partiti e dove siamo arrivati. Ancora adesso – ha detto Tinto – l’Osl non riesce a quantificare il dissesto, si parla di 300 milioni. Quando siamo arrivati la situazione era drammatica, quasi tragica”. Il presidente della commissione bilancio ha lodato l’azione dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, soprattutto per la procedura di riequilibrio finanziario che ha attivato e per il piano di risanamento avviato, “tenuto conto  che nei primi due anni c’è stato un disavanzo di quasi 44 milioni di euro”. “In questo periodo – ha aggiunto Tinto – l’Amministrazione ha messo i conti in ordine e ne converrà anche l’opposizione. Siamo un Comune virtuoso e che comincia a vedere la luce in fondo al tunnel anche per l’iniezione di nuove risorse umane a seguito del piano assunzionale. L’Amministrazione comunale porterà a termine il proprio mandato”.

Subito dopo è intervenuto il consigliere comunale Mimmo Frammartino. “Non ho retropensieri, abituato come sono a una scuola di libertà, non rinunciando ad essere me stesso. Il bilancio poteva essere approvato una settimana fa. Lo facciamo una settimana dopo, nessun dramma, anche se questa fase è stata costellata da ipotesi, tesi, da chi leggeva il futuro. Quasi si respirava un’atmosfera tetra. Nessuno di noi – ha rimarcato Frammartino – avrebbe potuto immaginare che in 4 anni avremmo messo in ordine i conti. Sapevamo in che modo ereditavamo questa situazione disastrosa, ma ci sdiamo messi a lavorare dalle fondamenta. Adesso sta venendo fuori qualcosa di visibile. Occorre rilanciare l’azione amministrativa in questo ultimo miglio e con questo spirito dobbiamo accingerci a percorrerlo”. Quindi Frammartino, in prospettiva futura, ha sollevato la criticità in cui versa il quartiere di contrada Guarassano “preda dell’abbandono e del degrado da decenni”. Il consigliere Frammartino si è detto, a questo proposito, felice di sapere che il dirigente del settore  lavori pubblici del Comune, Salvatore Modesto, abbia pensato ad una soluzione  di consentire alle famiglie di avere finalmente il completamento della metanizzazione  con una spesa modica. “E’ questa una buona notizia. Finalmente, dopo 40 anni, le condutture saranno completate”. Al termine del suo intervento il consigliere Frammartino ha considerato un “fatto importantissimo mettere i conti in ordine”, esprimendo soddisfazione, ma anche un auspicio: quello di avere un momento di confronto con i partiti e i movimenti per rilanciare l’azione dell’Amministrazione. “Se accade, saremo più forti di prima”.

Nell’intervento successivo il consigliere Giuseppe d’Ippolito ha parlato, a proposito delle pratiche arrivate in aula, di “pratiche affrontate con non poche scaramucce anche in commissione”. Quindi ha ricordato la riunione dei capigruppo di qualche giorno fa. “E’ un elemento che non può sfuggire alla riflessione. In quella sede era passata una proposta che poi è stata rimangiata. Nella riunione dei capigruppo si è presa una decisione votata (così risulta dai verbali) secondo la quale oggi il consiglio comunale avrebbe portato in approvazione solo le variazioni e non il bilancio. Qualcuno mi spieghi cosa è successo”- ha aggiunto d’Ippolito. Altre criticità d’Ippolito le ha evidenziate sulla Tari rimasta invariata, sul piano dell’IMU, sull’assenza di riduzioni sui servizi a domanda individuale per i quali l’opposizione aveva avanzato una proposta di riformulazione delle tariffe.

A d’Ippolito ha replicato subito dopo il Presidente del Consiglio Giuseppe Mazzuca che ha ascritto al consigliere di Fratelli d’Italia di aver usato termini inappropriati quando ha parlato di chiarimenti politici che invece sono da ricondurre a chiarimenti di tipo istituzionale. “La conferenza dei capigruppo – ha replicato Mazzuca – è un organo di sostegno alla Presidenza del Consiglio. L’aula è sovrana e quando decide di procedere ad una votazione c’è conferenza dei capigruppo, né presidente, né Sindaco che tenga. Dopo di che dobbiamo fornire una corretta informazione ai cittadini e spiegare quali sono gli interessi dei cittadini e quali le beghe politiche. Nel momento in cui c’è la volontà di votare il bilancio e poter svolgere le proprie azioni senza ricorrere ai dodicesimi, mi sottraggo alle beghe politiche. Di fronte a questa prospettiva, non esito ad affermare – ha concluso Mazzuca – che non ci sono nelle conferenze dei capigruppo patti di ferro, ma solo proposte. Noi lavoriamo esclusivamente per il bene dei cittadini e della città”.

Sulla questione della conferenza dei capigruppo è poi tornato anche il consigliere Michelangelo Spataro. “Voi dovete mettervi d’accordo. All’indomani della conferenza dei capigruppo ho letto esternazioni di plauso delle consigliere Cozza e Rende alla soluzione che era stata trovata, di votare, cioè, solo le variazioni. Potevate decidere una nuova data senza convocare la conferenza. Cosa è successo? La colpa non è nostra se il 19 c’erano 14 persone”.

Il consigliere Francesco Graziadio, intervenuto subito dopo, ha inteso rassicurare sia il consigliere  d’Ippolito che il consigliere Spataro. In 4 anni ho partecipato ad almeno 50 conferenze di capigruppo. A volte le cose possono cambiare. Se il consiglio comunale decide diversamente, la figura del consigliere non viene sminuita. Abbiamo chiarito all’interno della maggioranza”.

L’intervento del Sindaco Franz Caruso

L’approvazione del bilancio di previsione 2025/2027 segna – ha subito sottolineato il primo cittadino – un atto di grande valore istituzionale e politico che riafferma il ruolo centrale e sovrano del Consiglio comunale e respinge ogni tentativo di condizionamento esterno”. Nel corso del suo intervento in aula, Franz Caruso ha ringraziato il consigliere Francesco Graziadio per aver ribadito l’importanza del ruolo dei consiglieri comunali, ricordando la propria esperienza personale: “Nel 1990 – ha detto il Sindaco – anch’io ho rivestito questo ruolo e so quanta dignità e quanta importanza abbia il consigliere comunale. Con la decisione di affrontare oggi il bilancio in questa sede abbiamo rafforzato il ruolo del Consiglio rispetto a intromissioni inaccettabili di figure esterne”. Franz Caruso ha sottolineato come l’assemblea sia stata fortemente voluta per una duplice ragione: tecnica e politica. “Non possiamo far finta che nelle istituzioni non esistano valutazioni politiche che devono essere portate prima all’attenzione del Consiglio e poi della città”, ha affermato, ribadendo che il Consiglio comunale, come ricordato anche dal presidente Mazzuca, “è sovrano rispetto a qualsiasi altro organo dell’ente”.

Il sindaco ha, inoltre, spiegato che il voto favorevole della maggioranza al bilancio risponde a due esigenze precise. Da un lato, dotare l’amministrazione di uno strumento indispensabile per completare, nell’ultimo tratto della consiliatura, le opere previste dal Piano triennale delle opere pubbliche; dall’altro, assumere apertamente la responsabilità politica delle scelte. “Non vendiamo fumo alla città – ha dichiarato – ma proponiamo un’idea di sviluppo che poi realizziamo, basandoci su dati reali e concreti”. Franz Caruso ha inoltre rivendicato che la discussione sul bilancio non nasce per soddisfare esigenze di partito: “Non abbiamo rispettato richieste di partito. Rispondiamo esclusivamente ai bisogni della città”. In questo quadro ha ringraziato il Partito Democratico e il segretario regionale Nicola Irto per il sostegno garantitogli sia a livello provinciale, che regionale e nazionale,  respingendo l’immagine di un partito diviso spesso rappresentata sulla stampa. Ampio spazio è stato dedicato alla ricostruzione della situazione ereditata dall’amministrazione insediatasi il 4 novembre 2021. Il sindaco ha ricordato come il Comune fosse già in dissesto, ma senza che ne fosse chiara l’entità reale: “Solo un anno fa la Commissione OSL ha quantificato la massa passiva in oltre 262 milioni di euro, e la valutazione non è ancora conclusa”. Il primo cittadino ha rimarcato che la sua amministrazione non ha prodotto nuovi debiti, sottolineando la differenza rispetto al passato: “Paghiamo regolarmente imprese e fornitori e destiniamo i fondi vincolati esclusivamente alle opere per cui sono stati ottenuti. Oggi siamo chiamati a pagare per intero debiti che non abbiamo creato”. Il sindaco ha ricordato anche il grave deficit organizzativo ereditato, con una pianta organica inferiore alle 200 unità, e il lavoro svolto nei primi anni per evitare lo scioglimento dell’ente e un secondo dissesto. “In ogni ambito in cui ne ho parlato – ha spiegato – il dissesto di Cosenza è stato definito un dissesto monstre, unico nel suo genere tra i capoluoghi di provincia”. Franz Caruso ha quindi ringraziato i dirigenti comunali e in particolare il dirigente del settore finanziario, Marco De Rito, per il lavoro che ha consentito di ottenere dal Ministero l’approvazione della procedura straordinaria prevista dall’articolo 268 del TUEL, applicata per la prima volta in Italia ai Comuni di Cosenza e Vibo Valentia. Sul tema delle assunzioni, il sindaco è stato netto nel difendere i 219 nuovi dipendenti comunali: “Non accetto che si getti fango sulla dignità, sulla qualità e sulla capacità di giovani che hanno vinto un concorso pubblico per merito. Qualsiasi insinuazione mortifica il loro entusiasmo e il loro impegno”. In quattro anni, ha, poi,  ricordato Franz Caruso, l’amministrazione ha destinato alla OSL 26 milioni di euro attraverso anticipazioni di liquidità: “Risorse che avremmo potuto investire in piazze, marciapiedi e servizi, ma che abbiamo utilizzato per pagare i debiti. Questo è il sacrificio che abbiamo scelto di fare per senso di responsabilità”. Nonostante le difficoltà, il sindaco ha rivendicato i risultati ottenuti: decine di opere pubbliche realizzate, nuovi finanziamenti intercettati, sostegno al tessuto imprenditoriale e creazione di lavoro. “Pagare regolarmente le imprese – ha concluso – ha significato aiutare l’economia locale e rafforzare la presenza di un tessuto imprenditoriale cittadino solido”. Il voto sul bilancio, secondo Caruso, rappresenta infine una risposta chiara alle critiche esterne: “La maggioranza dimostra di essere solida, coesa e determinata. Questa amministrazione risponde alle esigenze della città e dei cittadini con una guida forte, autorevole e responsabile”.

In sede di dichiarazioni di voto sono poi intervenuti il consigliere Francesco Gigliotti che ha rinnovato la fiducia al Sindaco Franz Caruso (“siamo con te”) evocando l’azione miracolistica portata avanti, il consigliere Michelangelo Spataro che ha sottolineato come “i cittadini non siano contenti di come vanno le cose, mi auguro auguro che in questo anno l’Amministrazione riesca a recuperare”, Francesco Graziadio che ha parlato di “rincorsa finita, di riallineamento e di sguardo al futuro  con un pizzico di ottimismo e fiducia”. Intervenuto nuovamente il consigliere d’Ippolito che ha ribadito come i capigruppo non abbiano svolto il loro ruolo. E’ il sindaco che si è caricato il consiglio sulle spalle e fa bene a richiamare la sua squadra. Siete voi che dovete spiegare alla città cosa è accaduto. Non siamo noi a dover chiedere un cambio di passo al Sindaco. Non ho sentito una proposta che è venuta dai tecnici. Allora la proposta la formula l’opposizione: è stata approvata in Senato la proposta che porta alla rottamazione del carico fiscale. Speriamo si possa dare un segnale alla città. Il carico fiscale è aumentato. Oggi vogliamo a livello politico impegnare giunta e dirigente competente affinché il Comune di Cosenza aderisca alla rottamazione. Sarebbe un segnale importante perché consentirebbe di togliere interessi ai tributi che si stanno notificando ai cittadini”.

Ultimo intervento in sede di dichiarazioni di voto, quello del capogruppo del PD Francesco Alimena che, nel preannunciare il suo voto favorevole al bilancio di previsione, ha ricordato le 22 opere pubbliche completate, i  20 enti del terzo settore finanziati con Agenda Urbana con un milione e 300 mila euro e le 12 imprese finanziate in centro storico. “Penso di poter dire di essere il primo e forse  il migliore dei sostenitori dell’Amministrazione comunale non a parole, ma per fatti concreti.  Oltre ad essere uomo dell’Amministrazione, però,  sono anche uomo di partito e, per come mi è stato insegnato in anni di militanza politica, ho imparato che viene prima il partito, poi il gruppo, poi te stesso”. Quindi Alimena si è detto rassicurato “da quanto il sindaco e il segretario del partito hanno fatto sapere e cioè che, contestualmente all’approvazione di questo bilancio, si completerà il programma dell’Amministrazione, oggi al 60%, anche con l’obiettivo di dar vita ad una seconda fase, una sorta di Franz Caruso 2”.

Il Consiglio comunale ha infine approvato la verifica periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici di rilevanza economica per l’annualità 2024 e la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche, integrata con la rilevazione annuale delle partecipazioni e dei rappresentanti. Rinviato il punto n.15 (la discussione sulla gestione del servizio integrato del Decoro Urbano). Il civico consesso ha approvato inoltre la dichiarazione di pubblico interesse relativa al Progetto di riattivazione e recupero ambientale di una cava di sabbia e inerti sita in c.da Ciavola – Ponte Cardone – Frazione S. Ippolito. Il punto, approvato all’unanimità, è stato illustrato dall’Assessore alle attività economiche e produttive Massimiliano Battaglia. Rinviato – contrario  il  consigliere Giuseppe d’Ippolito -il punto n.17 ( Dichiarazione pubblico interesse della proposta di finanza di progetto a iniziativa privata, ai sensi dell’art. 193 del d.lgs n.36/2023, per la gestione in concessione delle aree di parcheggio su strada (strisce blu) e dei parcheggi in struttura siti nel territorio del comune di Cosenza). Approvati infine i punti n.18 e 19 (la rettifica parziale della delibera di Consiglio comunale n. 36 con oggetto le “Procedure di assegnazione di strutture comunali, secondo l’atto di indirizzo della Giunta Comunale” e l’assegnazione dei locali comunali di Via Giulia all’associazione “Potenziamenti”). I punti, illustrati dal dirigente Giuseppe Bruno, sono stati approvati con 22 voti a favore. Nella stesura definitiva della delibera relativa all’ultimo punto sarà recepito un emendamento proposto dalla consigliera Alessandra Bresciani.