Casa Nostra compie 10 anni

Un decennio di incontri nel segno della carità in Episcopio e sul territorio

L’associazione di volontariato Casa Nostra compie 10 anni. La nostra intervista al direttore Pino Salerno.

Dieci anni sono un traguardo importante.

Sì, davvero un traguardo importante! Dieci anni rappresentano non solo il passare del tempo, ma anche l’impegno costante, la dedizione e la passione di tante persone che hanno creduto in un sogno comune: offrire accoglienza, dignità e speranza a chi vive situazioni di fragilità. È un anniversario che racchiude tante storie, volti, sacrifici e momenti di profonda umanità.

Quali le iniziative portate avanti in questi 10 anni?

In questi dieci anni Casa Nostra ha portato avanti numerose iniziative di solidarietà e inclusione sociale. Abbiamo offerto accoglienza a decine di persone senza dimora e in condizioni di disagio, garantendo loro un luogo sicuro, pasti caldi, ascolto e accompagnamento verso il reinserimento sociale.

Una storia che inizia da una bella idea: i poveri in Episcopio…

Siamo partiti in modo semplice, con il servizio mensa due volte a settimana per 10/15 persone e il servizio doccia una volta a settimana 2/3 persone, senza altri interventi strutturati.Oggi, dopo dieci anni di cammino, possiamo dire con orgoglio che il servizio mensa è attivo tutti i giorni, incluse domeniche e festivi (escluso solo il martedì), offrendo quotidianamente pasti caldi e accoglienza a chi vive in difficoltà. si preparano 30/35 pasti al giorno Accanto alla mensa si sono sviluppati numerosi altri servizi:-prima colazione – assistenza sanitaria di base e supporto legale,– distribuzione di abbigliamento e beni di prima necessità,– attività ludico–ricreative e laboratori di lingua italiana,– e l’unità di strada, che due volte a settimana percorre le vie dell’area urbana di Cosenza portando 20/25 pasti, bevande calde o fredde a seconda della stagione, coperte durante l’inverno. ma soprattutto una parola di conforto e di speranza.

E accanto a queste, sono nate altre realtà. Sono nate anche realtà come il Casale del Melograno, che oltre ad accogliere persone abbiamo un obiettivo ambizioso una piccola on fattoria solidale ad oggi cibsono due pony 3 caprette nane , tacchini e tante galline e stiamo cercando con nonnpoche difficoltà la realizzazione di un laboratorio di prodotti naturali, e l’Emporio della Solidarietà “Mons. Nolè”, che sostiene famiglie in difficoltà con la distribuzione di generi alimentari. inoltre raccogliamo anche le eccedenze alimentare di alcuni supermercati e attività di ristorazione per utilizzarlina mensa o distribuirli a persone e famiglie.

Dieci anni si incontri e di volti…

E non possiamo dimenticare le persone che non sono più con noi, che hanno fatto parte di questo cammino e che continuano a vivere nel nostro ricordo e nel nostro impegno quotidiano.Un pensiero affettuoso va in particolare a Jolanda, simbolo di quella umanità fragile e autentica che ha dato senso al nostro operare e ci ricorda ogni giorno il valore dell’accoglienza e della vicinanza.Jolanda, donna polacca vissuta in Italia per oltre trent’anni, ha dedicato la sua vita al lavoro, svolto in silenzio e senza tutele, ma sempre con dignità e orgoglio. Anche oltre i settant’anni cercava impiego, pronta ad assistere chi aveva bisogno, pur tra mille difficoltà. Il suo sorriso, il volto sempre curato e la sua gentilezza restano un ricordo vivo in chi l’ha conosciuta. Oggi Casa Nostra è una rete viva di solidarietà, costruita grazie all’impegno di volontari, operatori del Servizio Civile, associazioni e cittadini, che insieme hanno trasformato un piccolo gesto iniziale in un grande segno di comunità.

Quanto è importante la presenza delle suore francescane missionarie volontarie dei poveri?

La presenza delle suore è stata ed è tuttora un punto di riferimento fondamentale per Casa Nostra.Con la loro testimonianza silenziosa, hanno portato non solo sostegno materiale, ma soprattutto un messaggio di fede, amore e speranza.hanno condiviso per dieci anni il cammino con i volontari e gli ospiti, affrontando insieme momenti difficili, anche segnati dalla perdita di persone care che frequentavano la nostra realtà.Con il coraggio, la loro fede profonda e le loro capacità di ascolto, sono riusciti a trasformare i conflitti e le fatiche in occasioni di crescita e riconciliazione.La loro presenza ha dato un’anima spirituale alla casa, ricordandoci ogni giorno che aiutare gli altri significa anche vedere in ognuno il volto di Cristo.

Un ruolo fondamentale in tutto questo percorso è stato svolto dalla Diocesi di Cosenza-Bisignano e dalla Caritas diocesana, che hanno fortemente voluto la nascita di questa realtà.Non possiamo dimenticare il suo ispiratore, Mons. Salvatore Nunnari, che con tanta fatica, energia e determinazione ha voluto e realizzato la struttura, destinandola alle persone più povere e dandole un nome che è già un programma di vita: Casa Nostra.Un pensiero riconoscente va anche a Mons. Francesco Nolè, per il suo incoraggiamento quotidiano e la sua preghiera costante verso i volontari e soprattutto verso i poveri.E non possiamo non ricordare don Bruno Di Domenico, allora direttore della Caritas, per il suo sostegno e impegno quotidiano nella fase di crescita e consolidamento del progetto.Oggi proseguiamo questo cammino con gratitudine verso l’attuale Vescovo, Mons. Giovanni Checchinato, che continua a sostenere le iniziative caritative della diocesi, e verso l’attuale direttore Caritas, Pino Fabiano, per la sua costante vicinanza, il sostegno e l’incoraggiamento ad andare avanti con coraggio e determinazione.

Casa Nostra guarda con attenzione anche ai fratelli ristretti…

Da due–tre anni Casa Nostra ha ampliato ulteriormente il proprio impegno, dedicandosi anche alle persone con problemi di giustizia.Negli appartamenti concessi in comodato d’uso dalla Diocesi di Cosenza-Bisignano e dalla Caritas diocesana, accogliamo persone a fine pena che non hanno un luogo dove andare, persone agli arresti domiciliari che altrimenti resterebbero in carcere, e persone ammesse a misure alternative alla detenzione.Un percorso di accoglienza e responsabilità che ha l’obiettivo di evitare la recidiva, offrendo a chi vuole ricominciare un’opportunità di rinascita e reinserimento sociale.