Buscé e quella voglia matta di “cantare”

È andato in sala stampa con il volto indurito e tanta voglia di fare notizia, mister Antonio Buscé.

Il succo del suo messaggio è: il gruppo è unitissimo e me lo coccolo, ma questo gruppo è scarso numericamente. Bisogna intervenire sul mercato se si vuole provare a vincere il campionato.

Che il messaggio sia rivolto alla società è indubbio, e arriva pure al momento giusto, a poche settimane dalla riapertura del mercato. Quando un allenatore lancia l’appello alla società, con coraggio, è sempre da apprezzare. Antonio Conte lo fa da sempre, ad esempio, e con lui tanti altri, in campionati più clamorosi.

Buscé aveva già parlato in agosto, rilevando la necessità di ampliare rosa e tasso tecnico. Con questi pochi, il Cosenza sta facendo benissimo, dimostrando che negli undici non è inferiore a nessuno. La classifica, che vede i lupi al terzo posto, dice il grande campionato che il Cosenza sta facendo, e per questo il messaggio di Buscé è altrettanto chiaro: non criticate questi ragazzi, sosteneteli anche dopo una sconfitta come quella di Foggia.

O, ha detto, come avvenuto in qualche momento della gara contro il Picerno.

Non c’è dubbio che per vincere il campionato tutte le risorse devono essere al posto giusto, che ci sia unità d’intenti. In questo senso il “tutti” pronunciato da Buscé non è una critica a nessuno ma un appello a compattare l’ambiente. Un principio basilare dell’economia è proprio questo: per un’ottima produzione occorrono le risorse, e meglio sono e più si raggiungono ottime performance.

L’ambiente, però, non è compatto, e i motivi sono chiari e pubblici da gran tempo. La contestazione contro la società rimane.

E allora si è generato un vicolo cieco tra quanto accade in campo (la passione per la squadra rimane fortissima) e i rapporti della città con la dirigenza. Andare o meno allo stadio?, la risposta piu difficile da trovare.

Per questo l’unica strada per un futuro roseo e un ambiente più compatto passa da una campagna acquisti invernale importante, da acquisti mirati di giocatori in grado di alzare ancora di più il tasso tecnico e favorire una maggiore rotazione di uomini. Nasce, insomma, da una manifestata intenzione di tentare la promozione in serie B.