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Assemblea Cei: comunicato finale, via libera ai documenti su pace e insegnamento della religione
La riflessione su collegialità e sinodalità è stata centrale nell’81ª Assemblea generale della Cei. Come riportato nel comunicato finale, il card. Matteo Zuppi ha ricordato che nel Cammino sinodale “ora si apre una fase nuova che interpella in particolare noi Pastori nell’esercizio della collegialità e in quel presiedere la comunione così decisivo perché la sinodalità diventi forma, stile, prassi”. I vescovi hanno espresso unanime apprezzamento al cardinale presidente e hanno ribadito la necessità di vivere la sinodalità come forma ordinaria della vita ecclesiale. Il testo legge la crisi contemporanea anche come rischio di “insignificanza” interna, da superare attraverso la gioia della fede, la chiarezza del Vangelo e una testimonianza più libera e coraggiosa, in un contesto culturale orientato all’omologazione. Si richiama una Chiesa missionaria capace di valorizzare il protagonismo dei laici e di offrire comunità che contrastino la solitudine diffusa. Il comunicato evidenzia l’urgenza di una pastorale d’ambiente che sappia abitare scuola, università, sanità, lavoro, sport e cultura; di sacerdoti “vicini al gregge”, donando tempo ed energie; e del rafforzamento degli organismi di partecipazione come laboratori vivi di comunione e corresponsabilità.
L’81ª Assemblea generale della Cei ha approvato due documenti dedicati alla pace e all’educazione. Come si legge nel comunicato finale, i vescovi hanno accolto l’invito del Papa a rendere ogni comunità “una ‘casa della pace’, dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono”. Il documento “Educare ad una pace disarmata e disarmante” segue il metodo “vedere-giudicare-agire” e offre un’analisi della situazione mondiale, europea e italiana, una riflessione alla luce della Scrittura e del Magistero e percorsi educativi su guerra, disarmo, testimonianza cristiana e democrazia. Il comunicato richiama anche l’attualità di “Nostra aetate” in un tempo segnato da tensioni religiose, antisemitismo e migrazioni, indicando l’incontro tra culture e fedi come “via privilegiata per la costruzione della pace”. È stato approvato inoltre il documento “L’insegnamento della religione cattolica: laboratorio di cultura e dialogo”, che richiama la piena appartenenza dell’Irc alle finalità della scuola e la sua apertura a tutti come luogo di conoscenza e convivenza. I quattro capitoli trattano trasformazioni educative, ragioni dell’Irc, profilo degli insegnanti e responsabilità della comunità cristiana.
Nel corso dell’81ª Assemblea generale della Cei, il Consiglio episcopale permanente ha approvato ad experimentum per un anno, dal gennaio 2026, la riforma degli Uffici e dei Servizi della Segreteria generale. Nel testo conclusivo si rileva che il processo si fonda su tre principi ispiratori: sinodalità, per una partecipazione più ampia; missionarietà, per un orientamento più deciso all’annuncio del Vangelo; diaconia, per un riferimento chiaro al servizio delle diocesi. Si aggiungono cinque criteri operativi: servizio ai vescovi e alle Chiese particolari, natura pastorale e missionaria, partecipazione, struttura missionaria, coordinamento e valorizzazione delle competenze. Il comunicato cita il richiamo del card. Zuppi al Mediterraneo come “un percorso, dal valore emblematico, che muove da una memoria comune e si prefigge di contribuire a relazioni virtuose”. La fase sperimentale prevede la creazione di due Aree pastorali dedicate all’annuncio e alla celebrazione della fede e alla testimonianza della vita cristiana. Il processo proseguirà nel 2026 con eventuali adattamenti, per assicurare l’unitarietà dell’azione pastorale.
