Al via il Palio dei Rioni di Bianchi

Dal 6 al 9 agosto quattro quartieri si sfideranno nel cuore del paese. Il nostro approfondimento

Nona edizione

Dal 6 al 9 agosto si tiene, a Bianchi, il Palio dei Rioni. Giunto alla sua nona edizione (la prima fu nel 2005), è organizzato dal Comitato Palio dei Rioni con il patrocinio del Comune di Bianchi, guidato dal sindaco Pasquale Taverna. Sono quattro i Rioni che si sfideranno: Santiago, Serrapapaglio, Briganti, Rivolta.
La prima serata sarà di apertura con la presentazione delle coreografie a tema per ogni quartiere. La seconda e la terza serata vedrà i Rioni sfidarsi nei giochi. La quarta serata sarà ancora dedicata ai giochi e alla premiazione. “Protagonisti del Palio sono tutti i nostri cittadini, dai più piccoli ai più grandi”, ci dice Luigi Maletta, membro del Comitato. “Ci sono giochi per bambini e giochi per over 30 e over 40, tipo la corsa con la cesta in testa, il lancio dell’uovo, il tiro alla fune, e tanti altri”.

Il Palio cresce sempre più

“Mi occupo dell’aspetto artistico, della scenografia, dei cartelloni”. Si presenta così Domenico Bianco, uno dei membri del Comitato. Lo raggiungiamo mentre sta allestendo le serate del Palio dei Rioni. “Il format è cambiato rispetto agli scorsi anni, abbiamo pensato all’aspetto tipico dello spettacolo televisivo anni 80, realizzando uno studio televisivo dell’epoca”. Il Palio, giunto alla nona edizione, “si sta evolvendo. Stiamo crescendo, vogliamo migliorarci anche grazie all’utilizzo della tecnologia”. Prosegue Bianco: “Abbiamo
altri progetti per il prossimo anno, che sarà quello della decima edizione”. A sfidarsi, nel Palio, sono 7 frazioni in 4 rioni divisi in base al territorio. “C’è sempre stata una certa rivalità anche quando giocavamo a pallone da ragazzini”. Come a dire, il Palio inizia da lontano, anche prima di 20 anni fa. E ora, come iniziativa, sta crescendo sempre più. “Anno dopo anno c’è stato un aumento maggiore delle persone. Se prima era più un’iniziativa solo popolare e locale, da quest’anno abbiamo voluto dare un format diverso grazie anche al crescente numero di spettatori”.

Un’iniziativa dal forte valore sociale

Rino Pascuzzo è vicesindaco di Bianchi. Tra gli organizzatori della prima edizione, nel 2005, c’era anche lui. Lo abbiamo in-
tervistato. “Il Palio è un’iniziativa di alto valore sociale. Nelle quattro serate c’è un’aggregazione generale di giovani e meno giovani non indifferente, che in altri frangenti della vita sociale di Bianchi non avviene”. Con il Palio dei Rioni “sono tutti impegnati, a partire da intere famiglie, nell’organizzazione”. Ma come nacque il Palio? “Un pugliese, che abita ed è sposato a Bianchi, portava questa esperienza dal suo paese – racconta Pascuzzo. Ci siamo domandati: ‘perché non proviamo anche noi a fare il Palio?’. Ci trovammo d’accordo un po’ di persone e partimmo. All’inizio eravamo in 5, poi siamo cresciuti”. In Pascuzzo c’è tanto orgoglio. “Ci sono altri Palii in Calabria
ma nella zona siamo gli unici”. Poi ritorna sul valore sociale dell’iniziativa: “Il Palio serve da volano per far conoscere il nostro territorio che, oltre alle bellezze naturalistiche, ha come elemento di spicco il Museo delle pergamene ‘Accattatis’. Ora, poi, abbiamo ripreso il ‘percorso del brigante’. E ci sono tante belle figure legate a Bianchi e tutte da scoprire“.

Il saluto del parroco don Rodolfo Antonio Bruschi

“Il Palio dei Rioni è un evento che a Bianchi si attende per tutto l’anno. È un momento di aggregazione e di gioia, chiaramente se vissuto con lo spirito giusto, che non è uno spirito di rivalità. Sì, c’è quel senso di competizione per la vincita delle varie sfide, però, come terreno fertile, deve restare sempre quel senso di unione che ci fa essere e sentire un’unica comunità nei piccoli centri. L’augurio che voglio fare alla comunità è che questo Palio sia occasione per incontrarci, per stare insieme, anche per dare il bentornato a tanti nostri paesani che sono altrove, che ritornano per le vacanze estive e che partecipano a questo evento tanto atteso.
Il Palio 2025 possa essere occasione di grazia, ma soprattutto di gioia e di condivisione. Vinca il migliore. Per vincere c’è bisogno non di uno ma di tutti. Stare insieme ci fa vincere le sfide non solo del gioco ma della vita. Mai sentirci soli, ma
sempre accompagnati da chi ci cammina a fianco per vincere ogni sfida”.