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La cultura italiana piange la perdita di Andrea Camilleri

Si è spento, questa mattina, il 'papà di Montalbano' al Santo Spirito di Roma

"Conversazioni su Tiresia" di Andrea Camilleri al Teatro Greco di Siracusa

“Ogni singola storia d’amore, vissuta o inventata, riesce a essere unica e diversa e irripetibile rispetto ai miliardi di altre storie già accadute, che accadono, che accadranno. Insomma, l’amore non s’impara né teoricamente né andando a bottega da altri. S’impara amando, vale a dire perdendosi”; e con queste parole in “Segnali di Fumo” vogliamo ricordare Andrea Camilleri, deceduto all’età di 93 anni, questa mattina, all’Ospedale Santo Spirito di Roma in cui era ricoverato dallo scorso 17 giugno.

E già le pagine social, sono piene di foto e pensieri dedicati allo scrittore siciliano, sia da parte di chi lo ha conosciuto di “pirsona pirsonalmente”, sia di chi lo ha amato visceralmente, quasi di nascosto, soltanto attraverso le righe dei suoi scritti.

Camilleri, che della Sicilia ha saputo restituire uno scorcio di bellezza, seppure nelle sue contraddizioni ‘stridenti’, presentandola al mondo come la trama di un fine ricamo di paradossi, ci descrive un’isola che all’apparenza sembra essere senza tempo e senza spazio, immobile e senza speranza, ma calata pienamente nel nostro tempo, che dalle viscere stesse della sua storia, ritrova sempre una nuova speranza per affrontare la contemporaneità senza ‘affondare’ nell’oblio di mari dimenticati.

La passione di Camilleri per la Sicilia così come per il buon cibo, le donne e l’amore e l’arte, riversate nella sua prolifica e intensa attività di romanziere e sceneggiatore, sarà difficile da ritrovare: si presagisce il nascere di una dolce amara nostalgia nell’animo di ogni lettore, oggi orfano al pari dell’ispettore Montalbano, del suo ‘papà’.

Ci piace chiudere questo omaggio allo scrittore siciliano proprio con le parole postate da Luca Zingaretti: “Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, 'Montalbano sono!' dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l'occhiolino in segno di intesa, come l'ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca".

La cultura italiana piange la perdita di Andrea Camilleri
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